L’ associazione Amici di S. Giuseppe a Ponte all’ Ania forse non è conosciuta abbastanza come in realtà meriterebbe soprattutto per lo scopo sociale per cui si impegna.

Il  gruppo è nato circa un paio di anni fa quando una delle fondatrici, Barbara Casci, fece visita alla casa famiglia gestita dalle suore a Segromigno Piano; lì si trovò di fronte alla triste realtà di ragazze madri che con i loro piccoli chiedevano semplicemente dignità e aiuto morale.

Oggi sono una dozzina le persone (il consiglio direttivo vede il Presidente Mario Fabbri, vice Alfredo Torri, cassiera Serena Casci) coinvolte che per beneficienza mettono a disposizione gran parte del loro tempo libero in iniziative, sempre adempiendo agli obblighi di legge: tombole, cene, fiere di beneficienza al fine di reperire quei fondi necessari da devolvere sotto forma di alimentari, vestiario o quant’altro viene consigliato dagli assistenti sociali che indicano le famiglie più bisognose. L’associazione Amici di S. Giuseppe si occupa anche dei vecchi che troppo spesso vengono dimenticati, messi in un angolo come oggetti che non servono più; a tal proposito durante il periodo natalizio ha collaborato con il gruppo Caritas di Barga.

Merita ricordare, come una delle prime opere benefiche a favore di tutta la collettività sia stata fatta proprio a Ponte all’Ania, donando alla chiesa un nuovo impianto microfonico; un’ investimento oneroso reso possibile con il ricavato di varie iniziative apprezzate da molti che con la loro tangibile partecipazione hanno voluto unirsi allo sforzo dei volontari.

Gli Amici di S. Giuseppe, generosi  per indole, non chiedono un grazie o pubblicità fine a loro stessi ma di poter operare bene e meglio; la loro soddisfazione la traggono dal sapere di aver aiutato il prossimo. Per far questo avrebbero bisogno di una loro sede dove potersi ritrovare e pianificare gli  interventi urgenti e organizzare gli incontri con chiunque volesse partecipare a questa nobile missione di fratellanza, ma, ahimè, l’ unica opportunità esistente a Ponte all’ Ania, seppur inutilizzata, viene loro negata. Eppure, come ci viene spesso ricordato, siamo tutti figli di Dio.