L’euro è più dannoso delle vecchie lire

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Non è un aforisma ma semplicemente un dato di fatto. Toccare le monete dell’Euro è un rischio per chi soffre di allergie. Per gli allergici al nichel, infatti, le monete in Euro possono essere potenzialmente più dannose delle vecchie lire. Il dato emerge da uno studio coordinato dal direttore del Servizio di Allergologia del Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma, Giampiero Patriarca.

Ma cosa rende le nuove monete più pericolose?

“La ricerca ha dimostrato – spiega Giampiero Patriarca – una differente capacità allergizzante delle monete, maggiore in quelle da 1 e 2 Euro, a causa della struttura bimetallica che favorirebbe il rilascio di nickel. L’allergia al nickel, ricordano gli esperti, è la

più frequente allergia da contatto nei Paesi industrializzati, con prevalenza del 7-10% tra le donne e del 2-3% tra gli uomini. Obiettivo dello studio era appunto verificare la sensibilità del paziente allergico al nickel e al metallo rilasciato dalle monete in Euro rispetto alle monete in Lire. Per far questo, sono stati arruolati 25 soggetti allergici al nickel e 10 soggetti non allergici al metallo come gruppo di controllo. Monete da 1, 2, 50 centesimi di euro, 1 e 2 euro, e monete da 100 e 500 lire italiane sono state dunque applicate con un cerotto sulla pelle dei soggetti arruolati nello studio e ne sono stati valutati gli effetti a distanza di 72 ore. I risultati indicano una spiccata reattività cutanea dei pazienti allergici, soprattutto nei confronti delle monete da 1 e 2 Euro”.

Cos’altro si è rilevato?

“Oltre al contenuto di nichel, sembra sia determinante la struttura bimetallica di tali monete, che appunto favorirebbe il rilascio di nichel in quantità pericolosamente significative. Dal gennaio 2000, comunque, negli Stati membri dell’Unione Europea è in vigore una direttiva per ridurre l’esposizione al nichel rilasciato dagli oggetti di uso comune che vengono a contatto diretto e prolungato con la pelle”. La direttiva, però, non contempla le monete, considerate oggetti che, a differenza di bracciali, orecchini e utensili vari, non avrebbero un contatto prolungato con la pelle. “Ma lo studio dimostra per la prima volta – ha sottolineato Patriarca – che anche le monete in Euro hanno un elevato effetto allergizzante”.

Che effetti può provocare un’allergia di questo tipo?

“Un’allergia al nichel comporta l’eventualità di contrarre un eczema alle mani con presenza di piccole vesciche, la cui prevenzione è possibile soltanto evitando il contatto con alte concentrazioni in grado di provocare la sensibilizzazione e quindi la reazione allergica. Del resto il nichel non si può eliminare completamente poiché è presente nella vita quotidiana di ognuno”.

In che senso?

“Contengono ad esempio nichel i bottoni, le chiusure lampo, ma anche chiavi, forbici, bigiotteria e monete per l’appunto”.

Cosa fare allora?

“E’ necessario – consiglia Patriarca – verificare la percentuale di nichel contenuta negli oggetti d’uso frequente, visto che una sua alta concentrazione rischia di avere effetti dannosi sulla salute. Infine, un consiglio anche alle istituzioni. Per ovviare all’effetto nocivo prodotto dalle monete in euro la Banca Centrale Europea potrebbe, magari, decidere di mettere in circolazione monete con lega metallica con una percentuale di nichel bassissima o addirittura inesistente”.

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