Dalla foto che trovate nell’articolo si vede chiaramente come i vari modelli non abbiano ancora ben chiaro il prosieguo della stagione invernale. Già a partire dal giorno 11, infatti, i vari “spaghi” (cosi si dice in gergo), ovvero le varie linee che rappresentano le uscite dei principali modelli, divergono in maniera importante: c’è ancora parecchia confunsione e la strada non è ancora tracciata.

Di sicuro l’inverno 2011-2012 partirà in netto ritardo, gli ultimi due anni ci avevano regalato irruzioni fredde e precipitazioni nevose, anche a bassa quota, sin dalla metà di novembre ma quest’anno è decisamente un’altra musica. Si dice che la colpa sia della Nina, il fenomeno che interessa le acque del Pacifico rendendole più fredde del normale e che questo, nella complessa evoluzione delle disposizioni bariche, si riperquota sulle nostre zone con un rinforzo delle alte pressioni.

In questi giorni di preparativi per le feste natalizie a soffrire di piu sono sicuramente gli operatori turistici delle montagne e se gli appennini sono completamente privi di neve, le Alpi non stanno meglio: lo scenario è veramente sconfortante e le prospettive a medio-lungo termine non sono, ad oggi, rosee. Il freddo si farà ancora attendere mentre sul finire della settimana le correnti occidentali potrebbero interessare nuovamente le nostre zone apportando altre precipitazioni, sopratutto a partire da venerdi.

Prendiamo quello che viene, per il momento non se ne esce!

Mercoledi 7 – giovedi 8 dicembre: cielo sereno con qualche sterile passaggio di nubi che non porterà conseguenze. Locali nebbie durante la notte ed al primo mattino, temperature minime in calo, massime stazionarie.

Venerdi 9 dicembre: progressivo peggioramento con nubi in aumento da ovest associate a qualche precipitazione (da confermare)

David Sesto