In una congiuntura economica internazionale sempre più complessa e competitiva, KME, primo gruppo mondiale nei prodotti intermedi in rame e leghe (12 stabilimenti in Europa e 1 in Cina, 3 miliardi di euro di fatturato annuo, 6.500 dipendenti), ha posto in atto un processo di riorganizzazione strategica per mantenere e rafforzare la propria leadership internazionale.
Lo ha annunciato oggi con un comunicato KME che ha richiesto collaborazione ed impegno anche da parte di istituzioni e sindacati per sostenere questo processo.
Il piano, come spiega KME, vede interessato in modo massiccio lo stabilimento di Fornaci di Barga, nel quale sono concentrati impegni ed investimenti finalizzati sia a migliorarne la competitività economica sia gli aspetti relativi alla sicurezza e alla tutela ambientale, con importanti interventi di innovazione di processo e di prodotto.
Si tratta di incrementare la produzione della fabbrica con 10-15.000 tonnellate di prodotti, nuovi e tradizionali, destinati all’ampio mercato dell’edilizia e delle coperture; di proseguire nell’opera di diversificazione ed ottimizzazione dell’utilizzo del metallo lavorato, in particolare con riferimento all’avvio, previsto per l’inizio del 2012, del nuovo Forno fusorio. E’ questo un impianto – con un investimento di circa 10 milioni di Euro – che rappresenta una tecnologia di assoluta avanguardia per quanto riguarda il ciclo della raffinazione del rame, che consente l’eliminazione quasi completa delle emissioni in ambiente di lavoro, l’abbattimento delle concentrazioni di inquinanti emessi nell’atmosfera, l’aumento della sicurezza per gli operatori grazie all’eliminazione delle procedure manuali più rischiose.
Nel comunicato dell’azienda si scrive:
“Come si vede, il gruppo KME ha posto in essere un piano di azione a 360 gradi, scegliendo di puntare su Fornaci di Barga come centro di eccellenza competitiva sia in termini assoluti che, anche, all’interno dello stesso gruppo.
L’azienda è fiduciosa che l’impegno profuso troverà un positivo riscontro da parte di tutte le forze sociali coinvolte. Dalle Amministrazioni locali ai vari livelli, con le quali è fondamentale proseguire il percorso di dialogo aperto e trasparente, ai sindacati dei lavoratori, con i quali, a cominciare dai prossimi incontri previsti in calendario, è indispensabile un confronto improntato alla concretezza e al senso di responsabilità. Gli investimenti già effettuati e quelli programmati necessitano infatti della piena collaborazione di tutti, in termini di flessibilità e recupero di produttività, in mancanza dei quali gli sforzi compiuti risulteranno inutili.
Tutti devono essere coscienti che i prossimi mesi saranno cruciali e segneranno il futuro sviluppo dello stabilimento di Fornaci di Barga”.
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