L’Associazione Polisportiva Valdilago, il Comune di Barga e la Commissione Pari Opportunità, per venerdì 16 dicembre alle ore 21, invitano tutta la cittadinanza al Teatro Differenti di Barga per la rappresentazione della commedia Nove mele per Eva di Gabriel Arout, che sarà messa in scena dalla Compagnia Teatro Giovani di Lucca. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Polisportiva Valdilago, ha come fine la raccolta di fondi da devolvere alla Caritas di Barga.
La commedia Nove mele per Eva, prima di approdare a Barga, ha fatto il giro di vari e importanti teatri italiani e recentemente, il 19 novembre, è stata rappresentata al Teatro Cavour di Imperia nell’ambito del VII Festival d’Arte Drammatica.
“Nove mele per Eva” è una miscellanea di situazioni equivoche, di aspetti caricaturali, umoristici, farseschi, satirici, grotteschi e di molteplici calembour che prendono costantemente le mosse dal vissuto, dagli abituali accadimenti della comune quotidianità. Siamo presi per mano ed invitati a partecipare a momenti in cui è inevitabile sorridere e ridere, anche se talora, come del resto accade nella vita, ridiamo di un riso amaro in bocca.
Lo spettacolo mette in scena tutte le sfumature dell’animo femminile. Le donne, le nostre Eva, che calcano il palcoscenico mostrano sentimenti diversi. Alcune manifestano malinconia, altre determinazione e pragmatismo, ma tutte, tanto le più fragili quanto le più energiche, non possono fare a meno di cedere agli strali amorosi lanciati dagli uomini che, viceversa, si contraddistinguono per essere dei soggetti quanto mai insulsi, deboli e spiccatamente inetti. E la domanda è: a chi resta in mano la mela? SanremoBuoneNotizie.it.NOTE DI REGIA
Nel 1921, quando Gabriel Aroutcheff ha 12 anni, la sua famiglia fugge da una Russia devastata e arriva in Francia. A Parigi Gabriel ha la possibilità di studiare alla Sorbonne e successivamente di farsi conoscere nel fervente mondo teatrale della ville lumière. Sceglie di farsi chiamare Gabriel Arout. Scrittore, sceneggiatore, traduttore, Arout ama soprattutto il teatro e, come tutti gli appassionati del palcoscenico, adora il suo connazionale Anton Cechov. Dello straordinario scrittore russo, morto nei primi anni del secolo, legge tutto e nel 1964 decide di adattare per il teatro alcuni dei suoi racconti umoristici. Ne nascono i testi teatrali di Arout più celebri e rappresentati: “Cet animal étrange” (“Questo strano animale”) e “Des pommes pour Ève” (“Mele per Eva).
I racconti umoristici che ispirano Arout, scritti da Cechov prima dei suoi grandi capolavori teatrali, esprimono già nella loro pienezza i caratteri dei personaggi cecoviani. Da queste novelle si trae un prontuario di situazioni del comico: l’equivoco, il calembour, la caricatura, la maschera verbale. Incontriamo così la nostra vita e le quotidiane situazioni teatrali che ci accadono. E quindi ridiamo. Ridiamo di noi stessi. E’ un riso allegro ma anche amaro. Farsa, satira, grottesco, maschera, ruolo. Anche questo, o soprattutto questo, è la vita. Scrivendo i suoi racconti umoristici Cechov disegna i caratteri e le situazioni che ritroveremo, più sviluppati, nelle sue opere successive. E prende consapevolezza del suo immenso genio. Di se stesso scrive: “Finalmente sono spuntati gli occhi sopra la fronte”. II nostro “Nove mele per Eva” è declinato al femminile. Ed è intorno a questo universo che ruotano le nostre storie. Donne. Melanconiche, pragmatiche, determinate, innamorate. Le nostre Eva sono donne fragili e forti che incontrano uomini, ahimè, quasi sempre stupidi. Comunque donne, donne vere che sanno donare tutta la loro femminilità in ogni attimo della loro vita.
Teatro Giovani Lucca
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