Anche la Toscana si appresta a passare alla tv digitale terrestre. I lavori di Switch-off in tutto il territorio toscano verranno eseguiti dal 4 al 23 novembre 2011. Tutte le trasmissioni tv analogiche verranno spente a favore dall’accensione di quelle digitali. La transizione alla nuova televisione coinvolgerà ben 237 comuni e 3,7 milioni di telespettatori toscani.
Ergo, da novembre, chi non sarà munito di un decoder o di una tv di ultima generazione rimarrà al buio: niente più tg, né show televisivi, niente di niente.
Per quanto riguarda il comune di Barga il passaggio avverrà l’8 novembre .
Vien da chiedersi come faremo a vedere i canali RAI visto che per il momento la loro copertura sul digitale terrestre non è ancora attiva. Si possono vedere La7 e tutti i canali Mediaset compreso una serie di canali a pagamento, ma la RAI qui da noi non è ancora arrivata sul digitale. Si dice che i suddetti canali generalisti della Rai siano pronti ad entrare in funzione entro la scadenza dello switch-off, ma permetteteci di avere qualche dubbio.
Il digitale terrestre permetterà di avere più canali e un’immagine di alta qualità. Ma i problemi non mancano. Le zone più marginali rischiano di rimanere a secco di televisione. Allo stesso modo chi non ha una buona ricezione del segnale dovrà correre ai ripari (e mettere mano portafoglio) chiamando un antennista.
“Circa 500mila toscani – spiega Oreste Giurlani, presidente di Uncem, l’unione delle comunità montane – secondo le nostre stime rischieranno di rimanere senza tv. Per questo stiamo lavorando con la Regione per scongiurare questo black out”.
Il problema di copertura sta nei ripetitori. Anche in questo caso devono essere adattati alla nuova tecnologia e non ci dovrebbero essere problemi per gli impianti gestiti direttamente da Rai e Mediaset, mentre quelli di proprietà privata o di enti, spesso collocati in zone più periferiche, potrebbero non essere riconvertiti per la mancanza di risorse o di interesse economico. Il rischio è quindi che intere zone possano restare senza tv. E non sono poche le aree servite da ripetitori non gestiti direttamente dalle emittenti. Da noi questi ripetitori sono a Coreglia, Bagni di Lucca e Borgo a Mozzano.
Problemi ci potrebbero essere anche per la ricezione di canali di emittenti locali a cominciare dalla principale tv lucchese Noit TV che per il momento è esclusa dalla graduatoria delle frequenze. L’emittente che si dice ingiustamente penalizzata dall’assegnazione, spera in una revisione della graduatoria, ma è pronta ad un ricorso urgente. Sarebbe veramente uno scandalo. Noi Tv dà lavoro a oltre 22 persone e svolge sul territorio, dalla Garfagnana fino a Lucca, alla Versilia ed oltre, una puntuale informazione sul campo. E’ un patrimonio che non ci possiamo permettere di perdere.
“Avevamo già segnalato evidenti errori nella formulazione del punteggio – spiega in una nota Orlando Salotti, consigliere delegato dell’emittente – ad esempio NoiTv con 18 dipendenti avrebbe dovuto avere una percentuale del 15,65 e non del 10,62 come attribuito dal ministero nel capitolo in questione.
Siamo certi di avere le carte in regola per essere operatori di rete, confidiamo quindi in una rapida revisione della graduatoria”.
“Ci auguriamo – aggiunge il direttore di NoiTv Sergio Talenti – che venga fatta giustizia di una graduatoria che non può penalizzare una televisione storica, profondamente radicata nella provincia di Lucca e con un patrimonio invidiabile di professionalita”.
Secondo Salotti:
“Purtroppo la vicenda del bando è nata male ed è stata gestita peggio. Quello che è certo è che non ci arrendiamo, lo dobbiamo al nostro fedele pubblico che ci segue da decenni, ai nostri dipendenti ed anche al nostro orgoglio di televisione pionieristica.
Come NoiTv operiamo dal 1989 ma venivamo dall’esperienza di ‘Tele Radio Nord Garfagnana, e all’epoca in Toscana erano davvero poche le emittenti private. Abbiamo investimenti ed idee per il futuro prossimo, per questo crediamo inevitabile una revisione delle graduatoria ministeriale. In caso contrario siamo certamente pronti ad un ricorso urgente”.
In merito al rischio che Noi TV possa perdere l’assegnazione della frequenza sul digitale terrestre, esprime forte preoccupazione anche il Presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli:
“Auspico che venga fatta chiarezza in merito alla graduatoria emessa dal Ministero dello Sviluppo Economico per l’assegnazione delle frequenze digitali che attualmente vede l’emittente storica lucchese al 20esimo posto sul totale dell’intera regione. Questa notizia ha suscitato sorpresa e preoccupazione tra i dipendenti dell’emittente stessa che ha tutte le carte per diventare operatore di rete. C’è sorpresa e sgomento anche tra la popolazione stessa, per la quale Noitv è la tv dei cittadini lucchesi ormai da molti anni, confido nel fatto che il nostro territorio non perda questa storica emittente”.
L’ultima presa di posizione è quella del presidente della Comunità Montana della Media Valle, Nicola Boggi che si auspica che sulla graduatoria per l’assegnazione, dove NOI Tv è giunta al 20° posto che attualmente la escluderebbe, venga fatta chiarezza.
“Mi auguro che la graduatoria venga rivista – afferma Boggi secondo il quale Noi Tv ha tutte le carte per diventare operatore di rete. La posizione che le è stata assegnata non rispetta la rilevanza del lavoro e del ruolo di questa televisione”.
“Noi Tv da anni sta svolgendo un importante ruolo nell’informazione non solo della città di Lucca, ma anche di tutta la Garfagnana e la Valle del Serchio – dice ancora Boggi – L’emittente vanta una grande serietà e professionalità e nella nostra valle è molto seguita ed apprezzata da tanti cittadini.
Che le fosse negata la possibilità di avere una frequenza con la quale trasmettere sarebbe veramente un fatto inaccettabile. Vorrei esprimere a tutti i suoi dipendenti la solidarietà mia e di tutta la Comunità Montana nella speranza che il nostro territorio non perda una televisione storica come Noi Tv”.
Non dimentichiamoci la questione tv e antenne. Non tutti potranno vedere il digitale terrestre se non adegueranno i propri impianti. Ad esempio se nella propria tv di vecchia concezione non è presente una presa scart per poter collegare il decoder digitale, non si potrà fare altro che buttarla via perché oramai inutilizzabile.
Bisognerà quindi passare a tv digitali (che oggi hanno il tuner per la ricezione del digitale terrestre integrato) con spese che variano dai 140 euro per un 15 pollici Lcd (formato 16:9) a 1000 euro per un 47 pollici. Più conveniente la tecnologia Led (da 100 euro per un 16 pollici a 700 per un 47 pollici).
Problemi potrebbero sussistere anche per le antenne più vecchie che andranno ricontrollate e anomalie potrebbero esserci anche per gli amplificatori delle antenne più datati. In questo caso la spesa per adeguare l’antenna (e per comprare il decoder) potrebbe aggirarsi sui 300 euro.
Per chi invece ha un impianto di antenna adeguato e nel proprio televisore dispone di prese scart la spesa sarà solo quella dell’acquisto eventuale del decoder con una costo che parte dai 25 euro. Ovviamente per ogni tv in casa ci dovrà essere un decoder. Se invece si ha già un nuovo televisore digitale quasi sicuramente non ci sarà bisogno di fare niente.
A proposito di decoder i cittadini over 65 anni devono sapere che per loro, se con reddito inferiore a 10mila euro, sono scattati i contributi: chi non ne ha usufruito in passato ed è in regola con il pagamento del canone Rai può contare su uno sconto di 50 euro per l’acquisto di un decoder digitale.
Tutte le informazioni al numero verde 800.022.000 e sui siti internet www.decoder.comunicazioni.it e www.regione.toscana.it/tvdigitale.
Presso il Comune di Barga sono attivati per avere informazioni il Punto Digitale PAAS – Via Marconi, 25 Barga, tel. 0583 724560 da lunedì a venerdì: 16.00 -19.00; Ufficio Relazioni con il Pubblico, Via di Mezzo, 47 tel. 800028497 da lunedì a sabato: 9.00 -13.00; Ufficio Distaccato Fornaci di Barga P.zza della Stazione tel. 0583 75032 da lunedì a sabato: 9.00 – 12.30
Ne riparleremo più avanti, ma in tutti i casi, ne siamo certi, il passaggio al digitale non sarà povero di contrattempi, brutte sorprese, spese e grattacapi.
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