La crisi degli stabilimenti Corsonna. Il 22 settembre un passaggio decisivo della vicenda che da circa un anno vede senza lavoro 68 dipendenti dello stabilimento di Bientina e da poco tempo dopo anche gli 89 lavoratori dello stabilimento storico di Castelvecchio Pascoli.
Si terrà l’udienza per l’ammissione al concordato preventivo conservativo, un passaggio fondamentale perché se non venisse accolto si sfocerebbe in una procedura concorsuale di tipo fallimentare, volta alla liquidazione dei beni aziendali (macchinari, attrezzature ecc.), che renderebbe di fatto impraticabile l’ipotesi di una ripresa dell’attività e il subentro di nuovi imprenditori.
In realtà c’è un cauto ottimismo sull’accoglimento del concordato anche da parte dei sindacati. Secondo Fabio Graziani della CGIL i presupposti ci sono tutti.
Alla base del possibile accoglimento del concordato preventivo cautelativo sta infatti il piano assunto dalla cordata imprenditoriale individuata grazie alla Regione Toscana, in accordo con i sindacati, al tavolo promosso dall’Amministrazione Provinciale di Lucca. Impegno che interessa sia lo stabilimento di Castelvecchio che quello di Bientina.
Nei due stabilimenti, prima a Castelvecchio e poco dopo anche a Bientina, si sta provvedendo, pur tra mille difficoltà ad avviare i lavori di manutenzione necessari per far ripartire i macchinari e quindi la produzione. Il tutto era previsto per lunedì scorso, ma ci vorrà invece ancora qualche giorno.
Nel piano è previsto un percorso di transizione che prevede sei mesi di sperimentazione sotto la gestione della New Co., la società che dovrebbe fungere da “ponte” tra l’attuale situazione e l’acquisizione definitiva da parte del gruppo imprenditoriale ligure della famiglia Mastagni – che detiene la Cartiera Verde Romanello.
Tra il dire e il fare c’è di mezzo l’udienza di domani durante la quale i creditori potranno esprimere, mediante voto diretto (effettuabile anche nei 20 giorni successivi all’adunanza mediante corrispondenza), il loro consenso o meno ai contenuti della proposta; perché possa andare avanti così come formulata e impostata nel piano concordatario della società. L’ottimismo, come detto non manca e intanto la New.Co sta operando anche per ottenere rapidamente l’assenso degli istituti di credito a sostegno del piano, per ritornare sul mercato contattando i clienti.
I primi inserimenti di personale (in particolare manutentori) potrebbero avvenire nei prossimi giorni.
Gli enti intanto, assieme ai sindacati, stanno seguendo quotidianamente la situazione, riservandosi di convocare eventuali nuovi incontri con tutti i soggetti, anche per favorire il dialogo tra la Nuova Società e i sindacati.
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