In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia la Fondazione Ricci Onlus realizza la pubblicazione Patrioti Barghigiani nella Storia dell’Unità d’Italia curata dalla dottoressa Maria Pia Baroncelli. Il volume uscirà in contemporanea con una mostra documentaria curata anch’essa dalla dottoressa Maria Pia Baroncelli. La presentazione avverrà il prossimo 3 settembre presso la sede della fondazione Ricci.
Questa pubblicazione, oltre che collocarsi nell’ambito dei festeggiamenti nazionali dell’Unità d’Italia, rappresenta uno studio fondamentale nell’ambito della storia e dell’identità di Barga, ed è stata fortemente voluta dal Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Ricci Onlus, che a Barga ha la sua sede, affinché rimanga la memoria nel tempo della storia pubblica e privata dei “grandi” uomini barghigiani che, nel silenzio o alla ribalta, hanno donato la loro vita alla realizzazione di un’Italia Unita e alla nascita dello Stato Italiano.
Il compito del nuovo volume, quello di tramandare l’impegno civile e la storia, anche personale di tanti barghigiani che hanno pagato un grande tributo alla patria, rimanendo feriti, prigionieri dei nemici, lasciando la vita sui campi di battaglia, lottando e cospirando per gli ideali patriottici, o costretti all’esilio.
Di uno di loro, Antonio Mordini, la storia ufficiale ha scolpito fra le sue pagine il suo nome poiché assume cariche importanti nella formazione dell’Unità e del Regno d’Italia. Degli altri, quasi tutti sconosciuti al grande pubblico, questa pubblicazione ricostruisce, attraverso i documenti conservati negli archivi privati familiari, i compiti politici insurrezionali, ma anche, attraverso le lettere ai familiari e agli amici, il lato privato e interiore.
Ai loro ritratti è stata volutamente dedicata un’appendice fotografica, affinché le loro immagini, corredate da una breve biografia, rimangano indelebilmente scolpite nella storia di Barga.
Un ruolo emergente fra questi patrioti barghigiani lo rivestono i fratelli Gaetano, Pietro e Luigi Tallinucci, ai quali si deve una grande partecipazione cospiratoria per realizzare l’annessione della vicina Garfagnana, allora estense, alla Toscana e poi al Piemonte. Sono loro a raccogliere aderenti alla rivoluzione e alla massoneria e a organizzare una rete organizzativa per far fuggire i ricercati politici “italiani” attraverso gli Appennini.
Hanno corrispondenza con personalità della storia risorgimentale: Mazzini, Dumas, che addirittura è ospitato a Barga, De Amicis, Garibaldi e altri.
Anche gli emigrati locali, in particolare il patriota Pietro Groppi, dall’estero partecipano agli aiuti con armi e volontari per l’unificazione italiana.
Grazie alla ricerca documentaria negli archivi privati svolta dalla dottoressa Baroncelli, la pubblicazione presenta, riportati integralmente e inediti, i testi dei discorsi celebrativi del 1890 e del 1894 dedicati alla ricorrenza del XX Settembre, giorno in cui, con la presa di Porta Pia, Roma divenne italiana.
La pubblicazione sui patrioti barghigiani è corredata da una mostra documentaria che si terrà presso la Fondazione Ricci.
L’esposizione farà conoscere ai cittadini molteplici documenti e cimeli, attraverso una esposizione suddivisa in tre sezioni: nella prima è dedicato particolare spazio alla figura di Antonio Mordini, che Giovanni Pascoli definì “Uomo Illustre di Barga”; la seconda sezione è riservata agli “Uomini Valorosi di Barga” che sebbene meno conosciuti nelle pagine della storia nazionale, non per questo sono meno importanti nella storia della nascita del Regno d’Italia; la terza sezione è dedicata ai documenti e ai cimeli risorgimentali forniti da collezionisti privati locali che gelosamente li custodiscono nei loro archivi.
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