Dopo “Il paese di pietra” di Bruna Cordati, pubblicato nel 2003, l’offerta di Casa Cordati si arricchisce di un nuovo libro dedicato alle memorie della figlia del pittore barghigiano.
Per la precisione, si tratta, questa volta, di un libro scritto a due mani, insieme al figlio Giordano Martinelli. Come nel primo libro, i racconti di Bruna Cordati si riferiscono a persone realmente vissute a Barga, a parenti ma anche a personaggi della vita del nostro paese. I racconti di Giordano Martinelli parlano invece del suo rapporto con il palazzo. Alla genesi del museo dedicato al nonno e alla piccola attività ricettiva che ha creato intorno al museo stesso.
Interessante quello che scrive Michele Lischi nella sua nota di quarta di copertina. “I due narratori raccontano partendo da posizioni così lontane, ma così lontane che sembra quasi impossibile, all’inizio, che le loro storie possano convivere. Poi, man mano che i luoghi e le atmosfere diventano quasi familiari, i suoni, le vie, i tetti, le piante, gli uccellini e gli insetti, le luci e gli odori, i pensieri, allora si comincia a percepire come le due prospettive apparentemente lontane facciano parte invece dello stesso disegno. Che ruota e ruota e ruota intorno al fuoco di tutte le vicende. Il paese e, dentro al paese, la casa. La casa. Un punto fermo e definitivo. Come in quelle composizioni per pianoforte in cui la mano destra e la mano sinistra sembrano andarsene ognuna per i fatti suoi, seguendo tracce diverse, timbri estranei, ritmi incompatibili e assonanze difficilissime. Eppure, dopo questo tanto lavorare separatamente, ancorché sulla stessa tastiera, come per incanto si ritrovano sulla stessa nota. La nota giusta. Ferma e definitiva”
Il libro è in vendita presso Casa Cordati al prezzo di 10 euro e l’occasione potrebbe essere anche un invito a visitare la mostra permanente dedicata a Bruno Cordati: nel corso degli anni ha raggiunto una sua conformazione definitiva, con più di cento quadri dell’artista nelle sette stanze del palazzo.
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