Io sto con i cavalli

-

TEREGLIO- Ci sono ragazzi che fanno scelte diverse dalla maggior parte dei coetanei. Scelte in controtendenza, dettate dalla passione che, spesso, occupa gran parte della vita e richiede sì grandi sacrifici ma anche belle soddisfazioni. Una in particolare: aver realizzato un sogno. È il caso di Marica, 21 anni, che nel 2010 ha messo su l’Azienda Agricola “La Vecchia Fattoria”, situata in località Villa e ricavata da un antico edificio del 1634.

“La mia- ci ha spiegato- è una scelta di amore e di passione, è un sogno che ho fin da bambina e che grazie a chi mi sta vicino sta iniziando a realizzarsi. Per me è un lavoro come un altro. Io ci metto tutta l’anima perché amo la natura della mia bella Val Fegana dove ancora si sentono gli uccellini cantare, il fiume che scorre e gli odori della campagna e ho una grande amore per i cavalli”.

Un amore nato sin da piccola, visto che Marica monta a cavallo da quando aveva 5 anni e ben presto ha superato diversi esami equestri divenendo istruttrice e giudice ACSI e accompagnatrice equestre ambientale. “Ho un obbiettivo: far capire che il cavallo non è un animale pericoloso. E’ meraviglioso andare in passeggiata nei boschi con il nostro amico o saltare insieme a lui ostacoli importanti in competizioni. Con l’equitazione facciamo sport, acquisiamo fiducia in noi stessi, siamo a contatto con la natura , ci facciamo tanti amici, quindi, socializzando, favoriamo la solidarietà fra le persone”.

E così, quando la vita l’ha posta davanti a una scelta ( tra l’università “volevo fare veterinaria” e gli studi di agraria e le varie patenti equestri) lei ha scelto i suoi cavalli e il suo maneggio a cui si sono aggiunte 4 mucche. “È stata e sarà dura- spiega- non si finisce mai di imparare. I sacrifici sono tanti e poi devo anche combattere con la burocrazia, i permessi, i registri da tenere, le dichiarazioni di responsabilità…”

Una vita dura anche per i suoi ritmi. “A volte sono guardata come una ragazza “strana” ma io mi sento normalissima. Esco la sera come tutti i ragazzi della mia età, una pizza, un paio d’ore di discoteca o qualche ora di mare. La differenza è che io non rincaso mai alle 5 di mattina; i miei cavallini hanno bisogno di essere accuditi sia il giorno di Natale che di Ferragosto, festa o non festa”.

Alle 7 e mezzo di mattina lei e i suoi genitori sono già fuori per dare da mangiare, pulire, rifare le lettiere fino alle 10 circa dove inizia l’allenamento e la doma dei cavalli. All’ora di pranzo distribuzione del mangime, subito dopo il “lavoro d’ufficio”: telefonate, documenti, appuntamenti, programmi di lavoro. Poi ricominciano lezioni, movimento dei cavalli, bagni a chi ha bisogno, eventuali cure fino all’ora del governo serale (7 e mezzo-8 ).

“E’ una vita faticosa ma non la cambierei con quella di nessun altro. Ho nella testa i racconti di mia nonna e dei miei genitori: mio padre, da piccolo, andava nella stalla con la tazza per bere il latte fresco, ho visto fare il pane e sfornarlo, tagliare l’erba col falcione e falce, questi odori e sapori, quando vado in giro, non li trovo da nessuna parte”.

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.