Sarà Paolo Guzzanti ad inaugurare il festival del libro di Barga 2011. “Il tra le righe di Barga” giunto alla sua quinta edizione, organizzato da Andrea Giannasi e Maurizio Poli, con il patrocinio del Comune di Barga e l’ausilio della Prospettivaeditrice e Libreria Poli, con la collaborazione del Giornale di Barga e della Garfagnana editrice, aprirà i battenti nel centro storico giovedì 14 alle 21. L’evento che si chiuderà domenica 17 e vedrà salire sul palco in palazzo Pancrazi (la sede comunale) molti autori con temi scottanti.
Si inizia giovedì 14 alle 21,15 con il libro “Mignottocrazia” di Paolo Guzzanti.
Una visione e uno spaccato dell’Italia contemporanea vista da una delle nostre penne più sagaci. Un’avvertenza: questo è un libro feroce. Che non risparmia niente a nessuno. Ma niente affatto cinico. Comincia con una scena d’amore. Ma è l’amore di un padre per una figlia, una figlia appena nata che il padre tiene delicatamente fra le braccia e alla quale promette un mondo nuovo e diverso. Poi la storia è andata in un altro modo, in un’altra direzione.
Intervista di Andrea Giannasi e Maurizio Poli.
Venerdì 15 luglio alle 21 sarà la volta dell’incontro dal tema “Libri tra Apuane e Appennini” con Federico Pagliai autore di “Rughe in salita” con prefazione di Mauro Corona e con i giallisti Beppe Calabretta e Rossana Giorgi Consorti autrice del libro “Pietre dure a colazione”.
Sabato 16 luglio sarà la volta dell’autore della Rizzoli Aurelio Picca con il suo romanzo “Se la fortuna è nostra”. La vita, la morte, l’eredità, la roba. Le regole del sangue. Un mondo posseduto da riti primitivi e passioni inestinguibili, un mondo di uomini dolci come il miele e feroci come animali, attaccati con pelle e unghie alla terra. Questo mondo e la sua epopea di donne devote, di gente che si toglieva il pane di bocca per amore della roba, rivive nelle pagine del romanzo che il nonno Aurelio, uomo di fede repubblicana e mangiapreti, incitava l’autore a scrivere, e che è intitolato alla fortuna. Nella fortuna il vecchio aveva sperato per ricostituire il patrimonio che il capostipite, nonno Arcangelo, aveva dilapidato, tra amori e odi, grandezze e miserie.
Infine domenica si chiude con il dramma e l’incubo dei voli aerei grazie all’inchiesta della giornalista Nadia Francalacci. “Paura di volare” è un libro tra indagini e testimonianze segrete di chi ci imbroglia.
Allacciate bene la cintura di sicurezza. E poi leggete. Se l’aereo è il mezzo di trasporto più affidabile, la sicurezza è a dir poco un optional in molti casi. Comandanti che pilotano con brevetti comprati, pezzi di ricambio taroccati e “riciclati” in spregio delle più elementari regole di sicurezza, magari vecchi di decenni e racconciati alla meno peggio, equipaggi costretti a turni massacranti con orari falsificati, controlli sordi, ciechi e muti. Questo e molto altro sulla nostra “voglia di volare”.
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