Scuola, Mariani (Pd): Per gli istituti della provincia ancora un anno di tagli e difficoltà

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“Anche quest’anno la scuola del nostro territorio dovrà affrontare tagli da lacrime e sangue”. È il commento dell’onorevole Raffaella Mariani, dopo che l’ufficio scolastico regionale ha stabilito gli organici di diritto per le scuole della provincia di Lucca, assegnando 3999 posti con un taglio di 101 rispetto all’anno che si sta chiudendo. “Come avevamo più volte sottolineato, gli effetti della riforma Gelmini-Tremonti si faranno sentire anche nel prossimo anno scolastico – continua la parlamentare Pd – e l’allarme lanciato dai sindacati trova oggi pesante conferma”. Nella scuola dell’infanzia l’organico resta invariato, nonostante un aumento di 226 alunni, determinando liste d’attesa. La scuola primaria sconta il taglio di 51 posti, con 158 alunni in più e un aumento di 2 sole classi. Anche alle medie cresce il numero dei ragazzi (26 in più) ma vengono tagliate 5 classi e 5 posti, scompaiono 16 classi a tempo prolungato e si registra la violazione delle norme sul numero massimo di alunni per classe in presenza di studenti disabili. Alle superiori, l’incremento della popolazione scolastica è di 78 alunni, con un taglio di 6 classi e 45 posti. “Particolarmente colpiti i comuni disagiati – sottolinea Mariani –  la deroga al numero minimo di iscritti per la formazione delle classi non è infatti prevista per la scuola dell’infanzia né per quella secondaria di secondo grado. Ciò determina criticità per la continuità didattica nei territori montani”. Inoltre “i tagli al monte ore e agli stipendi del personale ATA e delle cooperative provocheranno un sensibile peggioramento nel servizio di sorveglianza e pulizia”. Nell’interrogazione “che ho presentato al ministro dell’Istruzione – dice Mariani – ho chiesto come si intenda far fronte alle gravi difficoltà della scuola pubblica di ogni ordine e grado della provincia di Lucca. A giorni, l’ufficio scolastico regionale determinerà anche l’organico di fatto, mettendo il sigillo definitivo su una situazione molto preoccupante. Chiediamo al governo di porre rimedio finché è ancora possibile evitare di vedere compromessi non solo il diritto dei bambini e dei ragazzi all’istruzione, ma anche la continuità didattica, in particolare per le aree che scontano contemporaneamente i tagli al trasporto pubblico locale determinati dall’ultima manovra”. Anche le condizioni dei fabbricati scolastici destano preoccupazione: “Per questo ho presentato, insieme alla collega Ghizzoni, una proposta di legge per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sullo stato dell’edilizia scolastica” conclude Mariani.

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