Poste: ancora disservizi e malcontenti. Dopo le continue segnalazioni che in questo periodo stanno facendo gli abitanti dei comuni montani, in particolare quelli piccoli, ora anche il blocco dei sistemi informatici delle poste.
L’Aduc informa che sono migliaia le persone che hanno subito un danno, e siccome non si tratta di una situazione determinatasi in seguito a calamità o casualità (aggiornamento dei loro sistemi informatici), i motivi per ottenere un rimborso ci sono tutti.
I danni li ha subiti, per esempio:
– chi doveva pagare una multa al codice della strada ed era l’ultimo giorno valido: gli importi sono raddoppiati;
– chi doveva pagare una utenza e nella prossima bolletta gli verranno addebitati interessi e more;
– chi doveva pagare una tassa comunale come Tosap, Ici o altro, dove le penali anche per un giorno di ritardo sono salatissime;
– chi doveva ritirare la pensione e il 1 giugno non lo ha potuto fare, il 2 le Poste erano chiuse e, dopo ore di code solo nella tarda mattinata del 3 ha potuto riscuotere, se non il 4 o lunedì 6; pensioni le cui minime sono da fame e che già negli ultimi giorni del mese lasciano gli anziani con le tasche vuote, per cui anche pochi giorni di ritardi provocano disagi terribili;
– chiunque ha dovuto fare code incredibili, recandosi più volte alle Poste.
Il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani ha incontrato questa mattina il presidente di Aduc Vincenzo Donvito per capire quali azioni intraprendere insieme per far fronte a tale situazione complessiva difficile per i Comuni Montani.
“Ancora quindi malcontenti intorno a Poste, è inaccettabile tutto questo – ha commentato Giurlani – perché i disservizi di Poste aumentano in modo preoccupante, e si sommano alla situazione esistente già grave lamentata dall’utenza come la riduzione dell’orario di ufficio, la drastica riduzione del servizio di distribuzione della posta, la definiva chiusura. Si pensi alle conseguenze soprattutto per i residenti anziani”.
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