La Garfagnana è al voto

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Tutto pronto nei comuni di Pieve Fosciana – dove si confronteranno Angelini e Tognarelli – e Piazza al Serchio – dove in lizza sono Fantoni e Pierami.
Anche per le provinciali si attendono grandi novità tra i tanti candidati in lizza.
Questa tornata elettorale rappresenta per la Garfagnana un banco di prova interessante dalle molteplici valutazioni.
In campo, ad una prima analisi, vedremo un riflesso del confronto nazionale, tra forze di centrodestra e forse di centrosinistra. In realtà sottotraccia si gioca una partita più importante che potrebbe introdurre fattori e variabili nuove anche per le prossime tornate elettorali: mi riferisco alla sterilizzazione partitica.  Allo svuotamento definitivo dell’ideale e del legame con un simbolo. Ma soprattutto alla caduta di riferimenti sovrastrutturali e allo sfilacciamento e perdita di riferimenti (leggi “uomini politici legati al territorio”). Il rischio è dunque quello di avere uomini soli al comando, lontani distanti mille miglia da Lucca, Firenze o Roma. Il destino della Garfagnana si gioca così, come in una lenta partita a scacchi, dove ad ogni tornata cade un pedone e si perde un pezzo, ma c’è sempre la convinzione alla fine di potercela fare.
Queste elezioni hanno in essere pertanto questa linea di sottotraccia, che è destinata a rafforzare un isolamento deleterio e privativo. Per questo è importante andare a votare e non disertare le urne, per non lasciare ad altri il proprio destino. Ma siamo pronti in Garfagnana a capire questo rischio o si preferirà il sole di Viareggio?

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