Valorizzare i luoghi storici presenti sul territorio del comune di Barga: vecchi centri abitati o edificio di particolare interesse. E’ questa l’intenzione dell’Amministrazione Comunale di Barga ed in particolare dell’assessore all’urbanistica, Alberto Giovannetti che sta portando avanti con l’Università di Firenze il progetto “Riattivazione socio economica dei Borghi antichi in Toscana”
Già da alcune settimane alcune decine di studenti della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze stanno studiando alcuni centri nel comune di Barga per la predisposizione di una serie di progetti diretti al loro recupero e alla loro valorizzazione. In particolare, oggetto di studio, analisi e progettazione sono il centro storico di Sommocolonia, Tiglio Basso e la rete dei mulini posti lungo il torrente Corsonna. Il lavoro è stato promosso attraverso un’intesa fra Università di Firenze, Provincia di Lucca e Assessorato all’Urbanistica del Comune di Barga. Interessati dall’attività di progettazione sono anche i comuni di Careggine e Coreglia Antelminelli.
Giovannetti si è detto estremamente soddisfatto di questa iniziativa: “assoluta novità – afferma – per il nostro territorio sia sotto l’aspetto formale che sotto l’aspetto sostanziale. Infatti formalmente questo progetto è riuscito a coinvolgere Università di Firenze, Provincia di Lucca, vari Comuni della Valle del Serchio e alcuni privati”.
Dal punto di vista sostanziale l’iniziativa tende al coinvolgimento di studenti universitari nella progettazione diretta al recupero e alla valorizzazione e riattivazione di alcuni borghi antichi che nel corso degli anni hanno subito un impoverimento sociale ed economico.
Lunedì 23 e martedì 24 maggio gli studenti, guidati dai professori Marco Sala, Direttore del centro Interuniversitario ABITA di Firenze e Fernando Recalde, sono ospiti del comune di Barga ed in particolare domattina, martedì 24, presso la sala consiliare a partire dalle ore 10, proporranno un mid term review un convegno dove saranno esposti i relativi progetti.
I progetti finali saranno poi esposti in una mostra che dovrebbe tenersi nel periodo estivo e potrebbero essere anche oggetto di richiesta di finanziamenti europei attraverso la partecipazione ad un concorso internazionale indetto dall’Unione Europea.
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