Pittura? No grazie.È provocatorio ma esprime bene il concetto di “pittura emozionale” che Sergio Fini sta seguendo, un un modo di dipingere che ha in comune con questa tecnica solo l’uso di colori e poco altro, dove non serve preparazione, ed anzi, quando ve ne è, deve essere allontanata per liberarsi dagli schemi.Con questo titolo insolito sono iniziati una serie di incontri presso il Caffè Centrale il … Sogno di Fornaci, tutti dedicati alla “poetica pittorica” del pittore fornacino, fermamente convinto che saper dipingere non sia direttamente funzionale al saper esprimere.
Ed infatti, almeno durante il primo incontro, giovedì 3 febbraio, ha dimostrato come, ad occhi chiusi, senza vedere la tela o i colori, si possa dire molto, moltissimo.
Questo perché spesso la “mente” ci inganna e l’occhio è una delle sue sentinelle: controlla, valuta, corregge, si adegua a canoni preconcetti; messa la vista fuori uso, invece, la ragione lascia spazio alla “pancia”, all’istinto, alla primordialità, alla vera persona celata sotto le sovrastrutture.
Questa non solo è la modalità con cui Sergio Fini realizza alcuni dei suoi più emozionanti lavori, ma è spesso anche il modo con cui aiuta a “liberarsi”, a “ricontattarsi” le persone che seguono i suoi corsi, tra cui anche alcuni utenti del centro diurno di Fornaci, che ogni settimana, presso il suo studio, lasciano tracce di se sulla tela.
Anche al Caffè Centrale, l’altra sera, alcuni dei presenti hanno provato quello che più di una tecnica pittorica è un modo di introspezione, di liberazione, di presa di coscienza, che poi il maestro “legge” e aiuta ad interpretare.
A cadenza quindicinale, sempre presso l’Antico Caffè Centrale si tornerà a parlare di questo modo diverso di dipingere, ma anche di poesia, di teatro e di meditazione, tutte quelle attività umane, cioè, che oltre a divertire, possono aiutare molto a superare blocchi, timori, insicurezze portando a una migliore conoscenza di se, e quindi, ad essere persone più consapevoli.
I prossimi incontri, gratuiti e aperti a tutti, anche con la scusa di un caffè o di un cocktail, si terranno, sempre presso il Caffè centrale il
17 febbraio con “Pittura? Ancora?”
3 Marzo con “Vi racconto chi sarei”
17 marzo con “po è sia”
31 marzo con “Libero il teatro…”
7 aprile con “Meditate gente, meditate!”
21 aprile con “Medito ma attivo!”
Tag: sergio fini, Fornaci, pittura, caffè centrale
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