Volare in aereo con la leggerezza delle ali di un gabbiano: intervista a Pietro Pallini

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Chi non ha mai sognato di volare? Ma al risveglio si immagina un disastro aereo.. la scatola “nera” che in realtà potrebbe avere anche il colore della tranquillità secondo le regole buddiste. Nella pratica sull’aereo sono due ed hanno la forma di un pallone. Nel libro “Allacciate le cinture”, il pilota di linea Pietro Pallini, esperto di voli intercontinentali, raccontando i vari segreti del volo, ci risponde a domande che prima o poi, volando, tutti ci siamo posti.

Come fa un aereo a volare?
Bisogna ricordare che il prodotto di PxV(pressione, velocità) è costante e che l’ala è costruita in forma curva in maniera che la lunghezza della parte superiore sia maggiore di quella inferiore. Il filo d’aria che sbatte sul bordo dell’ala si divide in due e si ricongiunge alla fine dell’ala. Ma poiché le distanze da coprire non sono uguali il flusso d’aria della parte superiore deve andare più veloce di quello della parte inferiore. Dal momento che il prodotto PV rimane costante nella parte inferiore dove V (Velocità) è minore e P (Pressione) maggiore, si ha una pressione più elevata nel bordo inferiore dell’ala rispetto a quella superiore perché li è più alta la velocità. Questa differenza di pressione estesa a tutta la superficie porta ad una forza dal basso verso l’alto detta P PORTANZA, la forza che tiene su l’aereo. Comunque La passione per l’innovazione, la scienza, la tecnologia hanno creato un mix indiscutibilmente perfetto
Quando è il caso di essere preoccupati e spaventati nel corso di un volo? Quando dormono i piloti?
Il mio libro sfata ogni paura e dilegua dubbi umanizzando la figura mito del pilota. Tra l’altro, dopo l’episodio dell’11 Settembre in America, se il pilota è stanco non è più possibile nemmeno avvicinarlo alla cabina di pilotaggio“.
Oggi volare è diventato status di massa come prendere l’autobus, la metropolitana o il treno, ma c’è un’informazione che corrisponde a questo?
Assolutamente no. Infatti nello scrivere il mio libro ed il giornale che ho su internet, vorrei informare divertendo il passeggero, sfatando così culti esoterici e scaramantici legati al volo. Cito, per esempio, il fatto che i piloti legati all’episodio dell’11 Settembre non erano espertissimi. Si può dire che erano al livello di formazione professionale più basso per il volo. Li aveva aiutati oggi l’elettronica, ma di fatto non avrebbero potuto pilotare un bombardiere come quelli utilizzati nel corso della seconda guerra mondiale“.
Servono effettivamente le istruzioni che forniscono le hostess?
Sicuramente, difatti, nel caso in cui si hanno 90 secondi per evacuare un aereo, e circa il 30/40% dei passeggeri si muova con delle norme già impartite, di certo questo aiuta a sgomberare un aereo in maniera più veloce“.
Il panico che può prendere anche ad un pilota, come viene gestito?
Ogni singola manovra va prevista. E’ di primaria importanza mantenere la calma, la visione globale dell’evento ed il sangue freddo“.
Ci sono piloti che potrebbero essere sotto l’effetto di droga o alcool?
Questi due elementi, ormai da parecchi anni, sono considerati una piaga sociale. Anche se i controlli sono molto severi, non possiamo escludere delle eccezioni“.
Cosa la spaventa davvero come evento imprevisto durante un volo?
“So come affrontare anche la tempesta più terribile, ma se ci si trova con fuoco o fumo in cabina, allora il guaio è serio. Si dice che se Dio ci avesse voluto far volare ci avrebbe creato, al momento della nascita, anche le ali, ma non è escluso che se lo avesse anche voluto impedire, al contrario ci avrebbe creato con radici a terra. Quindi sfatiamo ogni paura e, con la stessa leggerezza con cui il gabbiano con l’apertura delle sue ali si libra in volo, affrontiamo consapevoli e ben preparati un volo in aereo, così come questo volatile solca il cielo al sorgere del sole di un nuovo giorno”.

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