“Quando subito il primo giorno dell’emergenza neve affermai sulla stampa che l’errore principale era stato quello di non aver avuto un controllo della situazione nelle sedi più alte delle nostre istituzioni, per evitare che le strade delle realtà periferiche fossero invase da migliaia di mezzi, soprattutto quelli pesanti, addirittura senza catene montate o gomme termiche, qualcuno ha creduto che lo dicessi per assolvere responsabilità locali. E sono fioccate critiche insensate e strumentalizzazioni politiche di ogni genere”.Lo
afferma l’assessore ptovinciale alla Protezione Civile che aggiunge: “Oggi tutti i commentatori che partono da analisi serie riconoscono che il primo provvedimento che doveva essere preso era quello di bloccare sul nascere la circolazione dei mezzi pesanti in primo luogo. Quando dai caselli delle due autostrade che abbiamo sul nostro territorio si sono riversati sulle nostra viabilità migliaia di mezzi pesanti, addirittura sprovvisti di catene, è bastato che sulla salita del primo cavalcavia incontrato un camion si mettesse di traverso, per rendere prigionieri tutti, compresi i mezzi di soccorso e i mezzi spalaneve e spargisale che non hanno potuto svolgere il proprio lavoro nonostante la Provincia avesse già predisposto gli interventi sulle nostre strade.
Laddove si è potuto controllare meglio il flusso della circolazione coi cancelli delle forze dell’ordine, vigili locali e polizia provinciale, che bloccavano chi non circolava con le catene montate o gomme termiche, e mi riferisco alle zone della Mediavalle, Garfagnana e Alta Versilia, la situazione è rimasta sotto controllo. Proprio in quelle zone dove la nostra organizzazione provinciale ormai collaudata nel tempo (che com’è noto ha mantenuto la propria organizzazione interna evitando una selvaggia privatizzazione dei Global Service) ha potuto svolgere il proprio lavoro e problemi di grossi blocchi della circolazione non vi sono stati.
La Provincia nella riunione di giovedì 16 in Prefettura, dove abbiamo analizzato gli scenari che c’erano stati presentati dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, si è organizzata sulla scorta di quelle indicazioni che poi, nella realtà delle previsioni, si sono rivelate sottostimate rispetto alle precipitazioni nevose effettive nella Piana di Lucca e in Versilia. Ma ciò nonostante, proprio per come siamo organizzati e la professionalità e la disponibilità dei nostri tecnici e cantonieri (che hanno operato senza nessuna sosta) unitamente alle raccomandazioni di prudenza e di rispetto delle più elementari regole di come si circola in situazioni di criticità di neve e ghiaccio, ha evitato che ci fosse il blocco della circolazione su quasi tutte le strade provinciali, salvo quelle della Piana per i problemi gia citati. Un riconoscimento che c’è venuto anche dalla Regione Toscana.
Passate le criticità di questi giorni, ora è il momento di un’attenta riflessione a tutti i livelli (nazionale, regionale e locale) su quanto è successo su autostrade, ferrovie, viabilità provinciali e comunali ed anche su come il sistema della Protezione civile poteva e doveva funzionare meglio, magari nell’assistenza di chi è rimasto ‘prigioniero’, bloccato per ore sulle autostrade”.
Tag: favilla, protezione civile, amministrazione provinciale, provincia
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