C’è anche un po’ di Barga sull’ultimo numero di “Medioevo”, adesso in edicola. Nella rivista di storia medievale si parla della mostra che sta avendo luogo presso il Complesso monumentale di San Micheletto in occasione del centenario della nascita dello studioso Carlo Ludovico Ragghianti: “Lucca e l’Europa. Un’idea di Medioevo”. La mostra comprende più di un centinaio di manufatti ed opere d’arte risalenti al periodo che va dal V all’XI secolo e prevede un ulteriore percorso espositivo da realizzarsi nel 2012 riguardo ai secoli XII e XIII. Tra le opere, provenienti dalla città lucchese e da tutta Italia, chiude la mostra un particolare bronzo che raffigura un leone dal volto umano, non datato. L’inquietante figura, fusa in un unico pezzo, è dotata di un corpo esile, poggiato sulle
zampe pronte all’aggressione, e di una testa sproporzionatamente grande, che sembra impedirne l’azione: il volto di uomo è dotato di zanne e orecchie di lupo. Per la datazione del pezzo, spiega il box che accompagna il corredo fotografico, lo storico dell’arte e docente universitario Carlo Bertelli ha proposto un momento imprecisato antecedente il 1263, anno in cui agli scultori lucchesi sarebbe già stato noto questo tipo di linguaggio plastico. La deduzione venne al Bertelli in base al riscontro di alcune analogie con sculture già presenti in area toscana, e cioè con il confronto delle statue delle logge di S. Martino e S. Michele in Foro, dei rilievi del portale centrale di S. Pier Maggiore a Pistoia e… proprio di uno dei quattro capitelli che sostengono il nostro pulpito del Duomo di Barga. Infatti due delle colonne del pulpito poggiano su figure leonine, la cui presenza è legata ad una simbologia allegorica riconosciuta: uno dei leoni, simbolo della Chiesa, atterra su uno dei due basamenti un drago (il demonio), mentre l’altro, celeberrimo, ha sotto di sé un uomo, che con la mano sinistra accarezza l’animale e con la destra lo accoltella.
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