È la Festa della Toscana, oggi, è festa per ricordare che il 30 novembre 1786, il granduca Pietro Leopoldo, a capo del Granducato di Toscana, abolì la pena di morte, rendendo la Toscana il primo stato nel mondo a rifiutare la pena capitale. Per questo, come ogni anno dal 2001, nella nostra terra è festa, ed è sempre un’occasione per riflettere sui valori civili da preservare, trasmettere e promuovere: quest’anno, in preparazione al 150° dell’unità di Italia, il tema è stato quello dell’importanza della Toscana nel processo di unificazione, un ruolo sicuramente importante.
Di questo e di altro si è parlato a Palazzo Pancrazi, dove, alla presenza di alcune classi delle scuole medie di Barga e Fornaci, è stato presentato anche un interessante opuscolo realizzato da Christian Tognarelli e Piergiuliano Cecchi proprio a proposito della pena di morte nelle terre di Barga.
Presenti alla mattinata – aperta dall’assessore alla scuola Renzo Pia e presieduta dal vicesindaco Alberto Giovanetti, assieme ad alcuni colleghi della giunta – anche due rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio, associazione da sempre impegnata per la difesa dei diritti umani, e quindi in prima linea contro la pena di morte, che è ancora applicata in troppi stati del mondo.
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