Fu annunciato alla fine di agosto dalle colonne del nostro giornale un imminente riordino del sistema di raccolta dei rifiuti urbani per incrementare la raccolta differenziata e per dissuadere gli incivili che abbandonano rifiuti inappropriati fuori dai cassonetti; stamani, con una conferenza stampa tenuta in sala consiliare, è stato presentato quello che sarà un nuovo capitolo della raccolta dei rifiuti nel comune di Barga.Presenti all’incontro le parti interessate, rappresentate dal sindaco Marco Bonini, dagli assessori Giorgio Salvateci (ambiente), Vittorio Salotti (bilancio), Gianpiero Passini (lavori pubblici) e del geometra Luca Tortelli (area tecnica) per quanto riguarda l’amministrazione comunale, e da Paolo Maggi, responsabile di zona, e Valentino Bonucchi, responsabile per la Toscana di Aimeri Ambiente, dai quali è stato presentato il progetto che “rivoluzionerà” la gestione della raccolta dei rifiuti e che, entro il 2011, si calcola, raggiungerà il 60% di differenziazione.Il nostro comune è già abbastanza virtuoso, grazie al balzo in avanti nella divisione dei diversi materiali che si è avuto con la prima introduzione del porta a porta nel 2008, passando dal misero 23% del 2007, all’attuale 40%; le normative vigenti prevedono però che la percentuale di materiale suddiviso per categorie sia ancora maggiore, addirittura del 65%, e quindi si è reso necessario un “giro di vite” per invitare la cittadinanza a fare di meglio.Il tutto, precisano gli amministratori, senza maggiori spese per Palazzo Pancrazi e per i cittadini: il contratto con l’azienda Aimeri fissa infatti il costo del servizio alla cifra concordata nel 2009, e quindi, se non ci saranno aumenti ISTAT, la tassa sui rifiuti non aumenterà, pur aumentando il servizio.Ma di cosa tratta questo nuovo progetto? In sintesi, gran parte dei cassonetti per i rifiuti indifferenziati che si trovano sulle strade verranno rimossi, e saranno sostituiti da una raccolta porta a porta settimanale: la ditta fornirà ai cittadini anche appositi sacchi trasparenti in cui inserire l’immondizia che verrà ispezionata dagli operatori, e che in caso di una non corretta differenziazione segnaleranno all’amministrazione i cittadini poco attenti.
Un’importante novità sarà anche la distribuzione di flaconi per raccogliere gli oli alimentari esausti che potranno poi essere conferiti presso la sede di Aimeri, dove, nei giorni indicati dall’azienda, sarà anche possibile portare i rifiuti RAEE – rifiuti da apparecchiature elettriche e elettroniche – toner e cartucce di stampanti esausti, materiali ingombranti.
Nessun cambiamento invece per vetro, alluminio e plastica, per i quali rimarranno le campane di raccolta multimateriale, e per la raccolta di umido e carta che continueranno ad essere gestiti come sempre.
Insomma, dovremo solo imparare a differenziare di più e abituarci a mettere quello che resta fuori dalla porta nel giorno indicato, con il grande vantaggio di non avere più discariche abusive nelle isole ecologiche e maggiore igiene.
Il progetto, che conta di far arrivare al 65% di differenziazione entro il 2012, partirà con i primi giorni del 2011: per le prime settimane la raccolta porta a porta dei rifiuti solidi urbani sarà affiancata all’uso dei cassonetti, che poi saranno gradualmente rimossi; dal 9 dicembre prossimo, comunque, inizierà la campagna di sensibilizzazione voluta dal comune e da Aimeri per spiegare più in dettaglio e zona per zona il funzionamento del nuovo servizio, così che l’anno nuovo e la scomparsa dei cassonetti non ci coglierà impreparati.
Dal prossimo gennaio spariscono i cassonetti per arrivare al 60% di differenziazione
- 2 di Redazione
Valter Ghiloni
9 Novembre 2010 alle 8:30
Raccolta differenziata
Lodevole iniziativa e segnale di progresso civico. Ben vengano le innovazioni ma…. vanno gestite.Da due anni sto cercando di avere da Aimeri il cassonetto per il verde: nada. Ogni volta c’è un qualche problema, mancano i cassonetti, non c’è il responsabile, torni un altro giorno… quasi quasi me lo compro da solo (sperando che poi qualche vicino non lo prenda per se quando lo lascio la notte a bordo strada)Da quando il porta a porta è partito per umido, verde, carta ecc. ho messo fuori, al sabato come previsto, vetro plastica e alluminio.E poi li ho rimessi dentro. Nessuno li ha presi. E’ cambiato giorno e la cittadinanza non è stata informata?Non credo, vedo che dalle mie parti nessuno mette più fuori plastica, vetro e alluminio. E, anche qui, sarebbe opportuno dotare di cassonetti le famiglie, non è giusto mettere fuori, sulla strada, i sacchetti della spesa con le bottiglie dentro.E allora mi organizzo e vado ogni tanto dove ci sono le campane, sempre più lontane, sempre più scarse.E, comunque, in qualche modo si riesce a differenziare.Isola ecologica: ottima idea, funzionano bene laddove sono state attivate. Tra l’altro, ben gestite, otterrebbero un ulteriore vantaggio: diverse persone sono fuori per lavoro o per altro per periodi più o meno lunghi e magari possono essere a casa e smaltire i (pochi, ma pagati per intero) rifiuti solo al sabato o alla domenica…. quando non si può lasciarli sulla strada e non c’è raccolta! Se l’isola consentisse di smaltire 24 ore su 24 non solo ingombranti o elettrodomestici ma, con zone evidenziate e magari telesorvegliate e accesso identificato (carta elettronica del codice fiscale?) anche carta, cartone, plastiche e vetri, materiale informatico di consumo (leggi i pericolosissimi toner che i privati mettono nell’indifferenziato) tutto ciò che è riciclabile insomma, non sarebbe meglio e non eviterebbe tanti problemi? Un lettore di banda magnetica costa un paio di euro, poco più, pc e software di registrazione degli accessi sicuramente poche centinaia, una o più telecamere di sorveglianza dell’area, giusto per vedere chi non posiziona correttamente i rifiuti, altrettanto.Non nego che spesso vetro e carta li smaltisco fuori dal nostro comune, dove è più facile trovare i contenitori. Ed è sbagliato, perchè va a gravare chi non dovrebbe di costi. Ma è quanto accade tra Lucca e Capannori, ad esempioAssessore, ci pensi, potrebbe essere la svolta ancora più positiva di quanto pensa. Se miglioramento ci deve essere, che sia forte, deciso, innovativo veramente.
Alfredo Ghiloni
11 Novembre 2010 alle 10:24
rifuti and CO…
sia chiaro non è la “cricca” ma mi domando: è questa la strada per sensibilizzare il cittadino a non creare montagne di monnezza? napoli è in italia e anche aimeri… a distanza di mesi la verità è sempre una e scomoda; non cè peggior sordo di chi non vuole ascoltare.