Marcucci: “per il 150° dell’unità il contributo dei patrioti della Lucchesia”

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“A poche settimane dal 150° dell’Unità d’Italia ricordare il Risorgimento significa difendere la coesione nazionale. Una pagina fondamentale della nostra storia e anche della nostra terra, molti furono i patrioti della Lucchesia e della Valle del Serchio e ben 78 i toscani che presero parte alla Spedizione dei Mille”.Così il senatore Andrea Marcucci che oggi alla Camera con il presidente Gianfranco Fini ha presentato il volume “Giuseppe Garibaldi: due secoli di interpretazioni” (Lauro Rossi, Gangemi editore), una vera e propria enciclopedia s
ull’eroe dei due mondi, che chiude l’attività del Comitato Nazionale per il bicentenario del generale, presieduto dallo stesso Marcucci.
“Fu proprio un protagonista del nostro Risorgimento, il barghigiano Antonio Mordini, a tenere la commemorazione ufficiale di Garibaldi nella seduta della Camera del 3 luglio del 1882. Una collaborazione intensa che ha portato Mordini – ha detto il senatore Andrea Marcucci- ad essere prodittatore in Sicilia, parlamentare, presidente della commissione sullo scandalo della ‘Banca Romana’ ed infine senatore a vita del Regno d’Italia. Le prossime celebrazioni per il 150° mi auguro servano anche a riscoprire le biografie dei tanti patrioti che in Lucchesia si sono battuti per l’unità nazionale”.
Una figura -quella di Antonio Mordini- particolarmente cara ad Andrea Marcucci, che ha sposato una bisnipote dello statista di Barga e che ad esso ha dedicato un libro che uscirà nei primi mesi del 2011 per l’editore Pacini Fazzi.
“Ho attinto lettere ed altro materiale dall’archivio di famiglia per ricostruire la vita di un politico di non comune spessore- ha commentato Marcucci- fu amico di Giuseppe Verdi, con cui trascorreva periodi di riposo alle terme di Montecatini, estimatore di Giacomo Puccini che scoprì durante la messa in scena della Tosca al Teatro del Giglio nel 1897. Molto intenso il rapporto con Giovanni Pascoli, Mordini infatti si adoperò per consentire al poeta l’acquisto della casa a Castelvecchio e per conferirgli poi la cittadinanza onoraria a Barga nel 1897. Fu lo stesso Pascoli a commemorare Mordini con parole che restano memorabili: ‘ E tu, o Barga, o piccola pacifica Barga, tu che eri, come sei, la terra più tranquilla della tranquilla Toscana, all’Italia desti l’uomo che col Guerrazzi fu il più potente ed eloquente sommovitore della Toscana, e che la costrinse a non accontentarsi di riforme, l’uomo che propose e caldeggiò la costituente, l’uomo che proclamò nel solenne comizio fiorentino dell’8 febbraio del quarantanove la caduta della casa di Lorena’

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