Personaggi della nostra montagna… maestri di vita

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Buonasera caro Luca, oggi ho letto con piacere l’articolo che parla di Giordano Bonaccorsi e della sua scelta di vita. Quando sono uscito da lavoro, sono salito sul mio scooter per tornare a casa ed ho ripensato all’articolo. Mi sono venuti in mente alcuni
personaggi della montagna Barghigiana come il mitico “Rocchetta “; qualcuno se lo ricorda? Credo in tanti. Era un uomo apparentemente brusco e irriverente, ma dopo cinque minuti che ci stavi insieme capivi che era una persona buona e gentile, educata e vera, con una saggezza che sapeva di antico. Gran lavoratore; era un genio d’inventiva. Io ho avuto il piacere di conoscerlo quando lavoravo al Ciocco Ragazzi in Lama e l’ho visto usare la motosega come se fosse uno scalpello. Conosceva i posti segreti dei funghi e raccontava storie fantastiche tutte ambientate nei suoi boschi… nel frattempo sono arrivato col mio scooter a piazza Venezia e continuo a pensare… Penso al “Mostrico” (Enrico Marchi) di Renaio e alla su’ mamma, la mitica Eva… Ricordo quando in compagnia di amici salivamo a Renaio e venivamo accolti nella loro casa, nella loro grande cucina perennemente pervasa dal profumo del focolare acceso. Ci facevano sentire a casa e gustavamo formaggi e biroldo, vino e mondine, mentre ascoltavamo il Mostrico che parlava della guerra, di politica, quella con la P maiuscola e dell’infinito amore per le sue vette. Era un personaggio unico, una persona intelligente e sensibile un’altra grande figura della nostra montagna… ops, sono arrivato al Colosseo, ormai non sono più in sella al mio motorino,ma a bordo di una macchina del tempo e i ricordi riaffiorano… ripenso al Valentino, era un pastore che durante l’estate portava le sue pecore in Lama, era un uomo dall’aspetto quasi terrificante, e dal carattere brusco, montava il suo cavallo senza sella, sembrava un generale al comando del suo esercito. Ma anche lui nascondeva dietro quell’apparente rozzezza un animo buono e disponibile. Produceva un formaggio incredibile. Mi ricordo che una volta ne acquistammo alcune forme per una cena al campeggio di Lama. Al termine della cena era avanzato un solo pezzetto di quel pecorino fantastico; lo riposi in frigo come se fosse un prezioso tartufo e la mattina mi svegliai prestissimo con l’illusione di farci colazione ma qualcuno mi aveva fregato e si era svegliato prima di me con lo stesso intento, era Il Vinicio Bertoli che con aria sorniona mi disse …”svegliati prima la mattina “… Valentino quando seguiva le sue pecore spesso intonava canzoni e stornelli e si vedeva che era felice e che per nessun motivo al mondo avrebbe rinunciato a quella vita.
Eccomi, sono arrivato a casa e in televisone al telegiornale parlano di uno che c’ha una casa a Montecarlo, un’altro che ne aveva una vicino al Colosseo ma non sapeva quanto l’aveva pagata, un’altro che si prende 40 milioni di euro per andare in pensione…
Purtroppo sono sceso dalla mia “macchina del Tempo” e sono tornato a questa triste realtà, mi volto indietro e vedo il Rocchetta il Mostrico e il Valentino che mi salutano.
Voglio dire un cosa a Doriano… la tua è una scelta difficile ma se terrai duro sarai sicuramente felice e ti auguro tanta fortuna e spero che tu riesca a realizzare il tuo sogno. Grazie

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