La Provincia di Lucca è pronta a scendere in campo al fianco della scuola pubblica in quello che si preannuncia un settembre di fuoco a causa dei disagi dovuti ai tagli della Legge finanziaria e della riforma Gelmini. L’amministrazione di Palazzo Ducale si è già attivata per confrontarsi con i dirigenti scolastici e con la Regione Toscana in modo da coordinare le operazioni di sostegno a famiglie, docenti e scuole. I tavoli di confronto partiranno nelle prossime settimane.Seco
ndo l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Silvano Simonetti, la situazione è già al limite dell’ingestibilità, sia sul piano dei disservizi che in quello, altrettanto grave ed allarmante, del precariato e della disoccupazione.
«I problemi – afferma Simonetti – si riscontrano nelle scuole primarie come nelle secondarie e sono tantissime le cattedre scoperte che lasceranno insegnamenti non attivati e causeranno difficoltà nelle compresenze rischiando, di fatto, di privare gli studenti della qualità necessaria a quell’esperienza formativa per eccellenza che è la scuola.
«E’ gia chiaro che le difficoltà riguarderanno un po’ tutti gli ordini, dalle materne alle superiori. Qui si verificheranno forse i disagi maggiori in quanto gli organici stabiliti nella primavera scorsa dal Ministero della Pubblica Istruzione in base alle pre-iscrizioni non solo non sono stati integrati in funzione del numero effettivo degli studenti, ma addirittura sono stati ulteriormente ridotti, lasciando di fatto numerose cattedre scoperte.
«Alle medie e alle elementari, invece, uno dei problemi più seri riguarderà la mancanza insegnanti di sostegno e sono circa 15 i posti che resteranno vacanti, causando difficoltà agli studenti disabili, privati della necessaria assistenza.
A questo, si aggiungono le 60 cattedre in meno rispetto a quelle necessarie.
«Per quanto riguarda la scuola materna, infine, il Ministero della Pubblica Istruzione non ha provveduto all’apertura delle sezioni necessarie ed è solo grazie all’intervento della Regione Toscana e alla concertazione dell’Amministrazione Provinciale se siamo riusciti ad attivarne alcune, in modo da ridurre i disagi per le famiglie.
«Temo che i problemi non si limiteranno ai tagli legati alla manovra finanziaria. La stessa Riforma Gelmini, infatti, comporterà una serie di difficoltà anche logistiche in vista delle quali la Provincia è già in stato di allerta.
La prima da fronteggiare, probabilmente, sarà la questione dei trasporti pubblici come effetto della modifica della durata delle lezioni e, di conseguenza, degli orari di ingresso e di uscita dalle scuole superiori. Sono tantissimi i ragazzi che si recano a scuola in pullman o in treno e i nuovi orari scolastici rischiano di non essere più compatibili con quelli dei mezzi pubblici. La Provincia sta già lavorando con Vaibus e con i dirigenti scolastici per cercare di limitare i problemi, analizzando i dati relativi ai flussi degli studenti nel territorio.
Quello che sta subendo la scuola pubblica, in Italia, è un vero e proprio attacco frontale e mi addolora constatare che il nostro è l’unico paese in Europa in cui si tagliano i fondi all’istruzione.
La Provincia di Lucca, da parte sua, da sempre è molto impegnata a favore della scuola e questa responsabilità si traduce da una parte negli importanti investimenti sull’edilizia scolastica, anche in assenza di contributi governativi, e dall’altra in un’opera di costante monitoraggio.
«E’ proprio questa attenzione che mi spinge oggi ad invitare tutto il mondo della scuola, e in particolar modo i genitori, a prendere coscienza della situazione e a rivendicare quello che è un diritto fondamentale in un paese che vuole dirsi civile e progressista».
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