I nostri castagni sono malati. Stanno rischiando un grande pericolo a causa di un piccolo ma temibile nemico: il Cinipide Galligeno: una piccola vespa che provoca, con i suoi attacchi, gravissimi danni alle piante, facendo deperire i castagni da frutto e creando non pochi problemi ai boschi castanili compromettendo la produzione del legno ma, sopratutto, delle castagne. L’attacco si manifesta con vistose galle di colore rosso cupo sulle foglie, sulle gemme e sui germogli. Da questa epidemia è interessata parte della Valle del Serchio e della Garfagnana, da sempre, terre ricche di queste piante che hanno sfamato generazioni e generazioni di avi. Ma da dove arriva il
Cinipide Galligeno?
Originario della Cina si è diffuso in Giappone ( nel 1941), in Corea e negli Stati Uniti e dal 2002 anche in Italia, segnalato in diversi castagneti del Piemonte. Negli anni successivi, il cinipide si è diffuso in altre regioni tra cui la nostra (a causa dell’importazione, dall’Asia, di materiale vegetale infetto, secondo il parere di alcuni studiosi). Proprio per impedire la diffusione di questo insetto (che si auto riproduce una volta all’anno) il Governo ha emanato, il 30 ottobre 2007, un decreto ministeriale. “Non è necessario creare allarmismo” ha dichiarato il responsabile dell’Ufficio Agricoltura della comunità montana della Mediavalle Alessandro Profetti che spiega. “la malattia di per se non porta alla morte della pianta, ma ne limita la produzione di castagne e conseguentemente di farina. Occorre però intervenire in tempo e a questo proposito la Regione ha programmato lanci di torymus sintensis kamijo, un insetto parassitoide che si nutre della Cinipide e potrebbe, quindi, debellarlo. L’insetto è stato già lanciato nelle province di Grosseto, Arezzo e Massa Carrara con buoni risultati.”
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