Le “città invisibili” di Andrea Guzzoletti hanno finalmente visto la luce, con l’uscita del disco prevista per la fine del mese e la possibilità di acquistare l’intero album su itunes o Amazon già da ieri.Il disco, nato da un una lavoro lungo tre anni ispirato dall’omonimo libro di Italo Calvino, è dedicato al grande musicista Hector Zazou, scomparso nel 2008, e contiene un inedito brano live registrato durante una performance che ha visto protagonisti, appunto, Andrea Guzzoletti e Hector Zazou.
Un assaggio di questo lavoro si era avuto il 19 luglio scorso, con la performance “The Cube”, dove, dall’interno di un enorme cubo, Guzzoletti e Simone Venturi avevano “divagato” su alcune sonorità del disco, mentre all’esterno Fabrizio Da Prato e Keane (autore delle illustrazioni del booklet) avevano dipinto live.
Così come il libro, anche il lavoro di Andrea Guzzoletti si struttura come un viaggio metafisico dove predominano i temi della duplicità del linguaggio e della comunicazione, la chiusura e l’apertura degli spazi, il movimento e la stasi, considerati come movimento fisico in opposizione al viaggio mentale.
La tromba è allora un viaggiatore e al contempo un ascoltatore chi dialogano, così come gli altri strumenti, il pianoforte e la chitarra.
Come nel romanzo, l’intento è creare ordine da un caos di suoni e colori spesso in contrasto, tanto che il lavoro appare non strutturato con precisione ma rivela comunque una particolare attenzione sia verso i dettagli più piccoli che verso la visione globale. Il disco consiste in 9 tracce composte ed arrangiate da Andrea Guzzoletti con gli importanti contributi di due altri elementi che oltre ad essere suoi grandi amici sono superbi musicisti: Roberto Cecchetto e Stefano Onorati.
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