Mentre a Palazzo Orsetti infuria la guerra intestina nel centrodestra, qualcuno è pronto ad andare alle urne anche subito, candidandosi a succedere al sindaco Mauro Favilla. Questo “qualcuno” è Umberto Sereni, che anche da Udine lancia bordate a destra e soprattutto a manca: “Per il Pd sono un fastidio – attacca senza peli sulla lingua -, mi considerano come tale. Peccato, perchè ho aderito fin dall’inizio ad un partito che reputavo il luogo ideale dove fare politica. E invece, mi sono sbagliato, purtroppo”. La “guerra a distanza” coi suoi compagni di partito quindi continua, proprio mentre l’azione amministrativa è bloccata dalle liti all’interno della maggioranza di
centrodestra che governa il Comune: “Lucca sta assistendo ad una scenata indecorosa – continua -, che non fa bene alla città”. Fosse per lui, la decisione sarebbe già presa da tempo: “Il voto anticipato non è uno spauracchio, quanto una vera e propria opportunità per tutti per mandare a casa questa classe politica. Prima si va alle urne, meglio è”. Sindaco lui è lo stato per dieci anni, seppur in una realtà piccola come Barga. E allora un pensiero al suo “collega” Mauro Favilla, per Sereni è un atto dovuto: “Favilla per svolgere gli incontri di maggioranza è costretto ad inseguire tutti – tuona Sereni -. Sono sei mesi che rincorre un equilibrio, ma sembra che la sua maggioranza si diverta a giocare al gioco delle tre campanelle: quando se ne trova una, scompaiono le altre due”. Ironico e ficcante, Sereni lo è anche quando dà consigli all’attuale primo cittadino: “Visto che il problema principale sembra il rimpasto – sostiene, allora è meglio che le riunioni tra i partiti si tengano al forno Giusti, almeno lì son pratici di rimpasti. E poi, approfittando della festa di tutti i lucchesi, potrebbe beccare i membri della sua maggioranza in occasione di Santa Croce. Un evento più unico che raro per vederli tutti attorno a un tavolo”. Tornando serio, vista l’aria che tira, l’ex sindaco di Barga, confermando (“ora più che mai”, aggiunge) la sua candidatura per le prossime amministrative, esclude accordi con il Pd: “A Lucca serve liberare le energie migliori. Servono aria nuova, intelligenze e volontà, quello che finora non ho trovato, visto che mi vedono come un ostacolo”. E allora, non resta che attendere le evoluzioni. Male che vada, il “terzo polo” lo farà lui.
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