È stato presentato la scorsa sera un bel volume dal titolo “C’era una volta il mio liceo (1946-1975)”, scritto da Pietro Paolo Angelini, attuale dirigente scolastico dell’I.S.I. Simoni di Castelnuovo e realizzato con il prezioso contributo dell’Associazione Amici del Liceo Galileo Galilei, perché proprio di questo liceo si parla.Della sua nascita, del suo sviluppo, delle persone che lo hanno frequentato, dei buoni sentimenti che vi sono stati coltivati e delle menti che vi sono state educate in un trentennio – dalla fine della guerra alla fine delle contestazioni giovanili – tra i più significativi della storia dell’ultimo secolo.Nel percorrere la storia di una piccola realtà come quella di un liceo di provincia, il volume di Angelini, in realtà, percorre la Storia d’Italia, affrontando vicende che possono essere accomunate a molte, molte altre realtà: le
difficoltà della ricostruzione post-bellica, la carenza di spazi adeguati, le figure educative rigorose e appassionate, gli scioperi studenteschi, i dibattiti politici…
Ma il Liceo Galilei, nel suo piccolo, assieme all’Istituto Magistrale di Barga, è stato anche la “prima pietra” della cultura della Valle, dove cioè, i ragazzi di Media Valle e Garfagnana hanno potuto emanciparsi da una vita con poche prospettive e scegliere la possibilità di diventare la futura classe dirigente; di poter studiare senza percorrere chilometri verso Lucca, di acculturarsi, insomma, senza lasciare la terra di origine, portando dunque un miglioramento generale nella società della zona.
Il volume inizia proprio con l’ “inizio” del Liceo, nato nel 1946 come sezione distaccata del Vallisneri di Lucca, e ne percorre tutte le tappe verso l’indipendenza. Si prosegue poi con una sezione dedicata alle figure che in trent’anni hanno lasciato un segno: presidi, insegnanti, personale amministrativo e parascolastico (gli indimenticati bidelli), alunni, per passare poi alle testimonianze dirette raccolte tramite l’associazione Amici del Liceo Galileo Galilei per finire con dei documenti tratti da “Il Cappuccino”, il giornalino d’istituto uscito per anni anonimo.
Insomma un documento importante per capire l’evoluzione repentina di una società proiettata nel futuro, per capire la valenza dell’insegnamento e la sua incidenza sul futuro degli allievi, ma anche per ritrovare figure conosciute e rivivere questi ricordi con un poco di nostalgia.
Alla presentazione in Piazza del Comune sono intervenuti anche gli ex-allievi Massimo Talini, figlio della “Signora Talini”, storica insegnante e poi preside, la cui figura è ampiamente ricordata nel libro, Sergio Cosimini ed il presidente dell’Associazione Amici del Liceo Aldo Frediani; a fare gli onori di casa, invece, il Vicesindaco Alberto Giovannetti e la consigliera delegata alla cultura Giovanna Stefani, anche lei ex allieva del Galilei, che ha infatti speso parole affettuose nel presentare il libro. Presente, ovviamente anche l’autore, che ha spiegato gli intenti e letto alcuni brani del libro tra i più salienti.
“C’era una volta il mio Liceo” , realizzato con il sostegno di Comune di Castelnuovo, Comunità Montana Garfagnana e Fondazione Banca del Monte di Lucca è edito da Maria Pacini Fazi ed è già in vendita presso edicole e librerie locali.
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