Vivo da anni a Zurigo in Svizzera ma da circa un mese sono rientrato in Lucchesia a Fornaci di Barga per motivi familiari. Venerdì 13 agosto scorso ho potuto così leggere su LA NAZIONE ed IL TIRRENO due lettere aventi per oggetto la sanità in Toscana. Su LA NAZIONE i genitori di una ragazzo di Quarrata, ricoverato d’urgenza nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Careggi per un brutto incidente stradale, fanno un grande elogio di quella struttura, sia per l’ottima strumentazione di cui è dotata che per la professionalità ed umanità del personale, sottolineando l’eccellente qualità della sanità pubblica della nostra Regione. Da parte sua IL TIRRENO ospita una lettera di denuncia/protesta di una mamma per l’odissea vissuta nella struttura ospedaliera di Castelnuovo Garfagnana dove era stata costretta a rivolgersi a seguito di un incidente subito in tarda serata da sua figlia mentre si
trovavano in ferie a Fabbriche di Vallico. Questa mamma conclude la sua lettera criticando l’eccessivo costo della sanità in Toscana rispetto alla qualità del servizio ed è una critica molto autorevole trattandosi di una consigliera regionale della Lega Nord. Tanto autorevole da meritarsi una immediata risposta dalla stessa ASL 2 (IL TIRRENO di sabato 14 agosto). Da parte mia, vivendo in Svizzera ed ascoltando le pessime considerazioni di tanti altri emigrati italiani sul sistema sanitario delle rispettive Regioni di provenienza, per esperienze vissute personalmente e dai loro parenti, ritengo che dobbiamo essere fieri del sistema sanitario pubblico della nostra Regione. Una sanità che, al netto delle nostre negatività dovute dall’essere latini ed italiani e non nordeuropei, non si discosta molto da quella della stessa Confederazione Elvetica che, notoriamente, è ritenuta di ottimo livello (ma con costi altissimi per gli assicurati di cui, peraltro, nessuno parla!). Ciò detto bisogna tuttavia riconoscere la fondatezza di alcune critiche della consigliera regionale sulla funzionalità dell’ospedale di Castelnuovo Garfagnana, ma che non hanno niente a che fare con il sistema sanitario della Regione Toscana. Infatti l’attuale struttura ospedaliera della Valle del Serchio paga da decenni la non decisione della politica sulla creazione di un unico ospedale attrezzato per far fronte ad ogni emergenza, pur da molti invocato, che faccia superare l’attuale assurda situazione con un presidio ospedaliero incompleto ed ubicato per metà a Castelnuovo Garfagnana e per l’altra metà a Barga. Una soluzione geografica sicuramente comoda per i familiari/visitatori dei degenti nelle due strutture ma non certamente tranquillizzante per i ricoverati.Dino Nardi
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