Se il buongiorno si vede dal mattino bisogna proprio dire che l’edizione 2010 del Bargajazz festival si è aperta come meglio non si poteva. Un ottimo concerto quello andato in scena ieri sera in piazza Angelio; fatto da bravissimi artisti e ricco di ottima musica. Ma anche un pubblico dalle grandi occasioni che ha riempito Barga di appassionati del jazz e che ha confermato, se ancora ce ne fosse bisogno, che il festival jazz barghigiano è ben molto di più che un diamante grezzo; la punta di diamante, sarebbe meglio dire, del migliore jazz che si produce in Toscana.In una gremitissima piazza Angelio BargaJazz ha preso il via con il Maurizio Geri Swing Quintet, un omaggio a Django Reinhardt nel centenario della nascita. Maurizio Geri è uno degli interpreti più importanti del genere a livello nazionale e presenta un repertorio che spazia dalla tradizione manouche a brani originali. La formazione era composta oltre che da Maurizio Geri chitarra/voce, da una “swing machine” composta da Leonardo Boni e Luca Giovacchini alle chitarre, Nicola Vernuccio al contrabbasso e dal giovane Michele Marini al Clarinetto, già vincitore nella sezione giovani del BargaJazz Contest 2009.Per loro alla fine tanti applausi e la richiesta a gran voce di un bis che per fortuna non è mancato, regalando ancora qualche minuto di bella musica a tutti.
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