Bologna, muore un ragazzo cadendo da un tetto. Francesco era con un amico sul tetto di una scuola, i due ragazzi volevano imitare gli atleti del “Parkour”, uno sport estremo, ma la vicenda che doveva essere un divertimento finisce nel peggio dei modi: il giovane cade da 12 metri e anche dopo la corsa all’ospedale non c’è stato nulla da fare, Francesco è morto. Rimane solo il dolore dei parenti per una morte prematura che fa nascere un dibattito: la famiglia del ragazzo dichiara “ Ora basta con gli sport estremi”. Troppi ragazzi spinti dalla pubblicità infatti prendono in considerazione gli idoli di questi sport e sono spinti a fare gesti estremi per imitare questi ultimi.
Il dolore dei parenti si trasforma in rabbia: “Bisogna mettere una fine a tutto ciò”. L’Associazione Parkour controbatte: “Saltare da uno scoglio o salire su un tetto di notte non è fare Parkour – scrivono i volontari su il sito dell’associazione – Chi fa cose estreme non è un traceur ( un atleta di questo sport), è un incosciente. Rispetta la vita“. Incidenti del genere non dovranno più succedere in futuro, bisogna insegnare a questi ragazzi che certi sport si possono praticare solo con anni e anni di allenamento e sotto sorveglianza di un esperto in questa materia. Agli amici del ragazzo non resta che lasciare un messaggio “ E ora Vivi li su… E vivrai sempre nei nostri cuori non ti dimentikeremo mai … Addio Fre Spero ke starai bene li su.. rikordati di noi xk noi ci rikorderemo di te”. La famiglia ha deciso di donare gli organi del ragazzo per salvare almeno un’altra vita anche se non quella del proprio figlio.
Lascia per primo un commento
Lascia un commento