La nuova mostra di Bellany

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Nel pomeriggio di domenica in piazza Angelio, peresso i locali della Galleria Il Marzocco di Gianfranco Selmi e Nadia Rossi, è stata inaugurata la nuova edizione della mostra permanente delle opere di John Bellany, artista scozzese di fama internazionale che con Barga da anni ha un rapporto di affetto e di stima reciproca.Ad inaugurare la mostra assieme al sindaco di Barga, Marco Bonini, l’ex sindaco Umberto Sereni, l’ex sindaco di Glasgow, Alex Mosson, il presidente della Comunità Montana, Nicola Boggi ed il vice sindaco di Hayange.Umberto Sereni, nell’occasione, ha regalato a Bellany una foto tratta dal giornale Il Sole 24 ore dove si vede un’opera del grande maestro scozzese ammirata insieme dal primo ministrio britannico e dal primo ministro scozzese, a dimostrazione del valore che in Gran Bretagna viene attribuito all’arte di Bellany.L’artista, nel salutare i numerosi intervenuti all’inaugurazione, ha ringraziato Barga e tutti i suoi amici, ma anche tutta la sua famiglia per tutto il sostegno al suo lavoro. La mostra raccoglie tutte le ultime opere dell’artista e presenta pezzi di notevole significato. Delle sue opere, ma anche dello stesso Bellany ci parla il giornalista della CBS Frank Viviano in questo articolo che ha messo gentilmente a disposizione anche di giornaledibarga.it:

La Festa del Centro Storico è arrivata a una conclusione memorabile domenica sera, con un’esposizione di nuovi dipinti del celeberrimo artista scozzese John Bellany. Per molti anni Barga è stata la seconda casa di Bellany e uno dei suoi soggetti preferiti assieme a Port Seton, suo luogo di nascita.
Il suo duraturo attaccamento a questi luoghi così diversi – un porto per la pesca sul Firth of Forth sul mare del Nord e una cittadina collinare appollaiata sulle pendici degli Appennini – sono i temi della mostra ospitata da Gianfranco Selmi e Nadia Rossi in Piazza Angelio nello spazio espositivo annesso alla Galleria il Marzocco. Selmi, uno dei maggiori esperti di pittura in Toscana, vanta un lungo sodalizio professionale con Bellany.
“Port Seton è il luogo delle mie radici, dove l’intera Scozia assume un significato per me. Non puoi essere un artista espressivo senza radici su cui costruire,” rivela Bellany in un intervista a Bargnews. “Circa 10 anni fa, incontrai il vostro Sindaco, Umberto Sereni che mi disse: Vieni in Toscana John, purifica la tua anima a Barga. Lo feci, e questo ha cambiato la mia vita.”
Ed ha anche cambiato la sua arte. “I miei lavori sono diventati molto più “lirici”, appassionati. Non è che non avessi mai sondato in profondità di volta in volta. È la vita. È la condizione umana. Non c’è posto migliore per riflettere se non a Barga.
Gli ultimi lavori del sessantottenne John Bellany mostrano la mano del pittore e l’occhio acuto che lo hanno reso uno delle maggiori figure creative della Gran Bretagna, dove è membro della prestigiosa Royal Acdemy of Art.
Sulle tele – piccole o enormi – esplora i mondi che ha scelto con combinazioni rigorose e colori intensi che richiamano Vincent Van Gogh. Alternando panorami, ritratti di gente del luogo e antichi rituali – specialmente la grande tela della Processione di San Cristoforo, adesso appesa nella sala consiliare del comune –
Bellany scava in profondità nei legami psicologici che legano gli individui ad un luogo ed i loro simboli distintivi.
Insomma, la mostra di Bellany strizza l’occhio ai pittori Fabrizio da Prato e Keane, che hanno aperto i dieci giorni di festa nel centro storico con la loro riflessione carica di simboli sulle vedute e gli abitanti della zona.
John Bellany è stato il primo artista mai onorato con una personale alla National Portrait Gallery di Londra nel 1986, ed è considerato da molti critici il più grande pittore scozzese vivente. Oltre alla Galleria il Marzocco, i suoi lavori si possono trovare in moltissime collezioni pubbliche del mondo, tra le quali il British Museum, i maggiori musei di Edimburgo e Glasgow, la Kennedy Library di Boston, il Metropolitan Museum of Art e il Museum of Modern Art di New York, il Royal College of Art e la Tate Gallery di Londra.

The Festa del Centro Storico came to a memorable end Sunday evening, with an exhibition of new paintings by celebrated Scottish artist John Bellany. For many years, Barga has been Bellany’s second home and a favorite subject, along with his birthplace Port Seton. His enduring attachment to these very distinct settings – a fishing harbor on the Firth of Forth and a hill town perched on the shoulder of the Italian Apennines – was the implicit theme of the exhibition, hosted by Gianfranco Selmi and Nadia Rossi in the Piazza Angelio annex of their Galleria il Marzocco. Selmi, one of Tuscany’s leading experts on painting, has enjoyed a long professional association with Bellany.
“Port Seton is where my roots lie, where the whole of Scotland takes on meaning for me. You cannot be an expressive artist without roots to build on,” Bellany said in an interview with Barganews. “Then, about 10 years ago, I met your mayor Umberto Sereni, and he said to me ‘Come to Tuscany, John, cleanse your soul in Barga. I did just that and it changed my life.”
It also changed his art. “My work became much more lyrical. Which is not to say that it didn’t also plumb the depths from time to time. That’s life. That’s the human condition. There’s not better place to study it than Barga.”
The 68-year-old Bellany’s latest works showcase the painterly hand and acute eye that have made him a major creative figure in Great Britain, where he is a member of the prestigious Royal Academy of Arts. In canvases large and small, he explores his two chosen worlds with a combination of exacting composition and intense colors that recall Vincent Van Gogh. Alternating between landscapes, portraits of local residents and ancient rituals – notably a monumental depiction of Barga’s San Cristoforo procession now hanging in the town’s comune (city hall) – Bellany probes deeply into the psychological ties that bind individuals to a specific place and its defining symbols.
In a sense, the Bellany exhibition offers an eloquent tip-of-the-hat to Barga painters Fabrizio Da Prato and Keane, who opened the 10-day festa with their own symbol-laden examination of the region’s landscape and inhabitants.
John Bellany was the first artist ever honored with a solo show at London’s National Portrait Gallery (1986), and is regarded by many critics as Scotland’s greatest living painter. In addition to the Galleria Il Marzocco, his works are found in dozens of the world’s leading public collections, including those of the British Museum, the chief museums of Edinburgh and Glasgow, the Kennedy Library in Boston, New York’s Metropolitan Museum of Art and Museum of Modern Art, the Royal College of Art and the Tate Gallery in London.


By Frank Viviano
Barganews

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