“Una trippa da favola”

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L’Istituto alberghiero “Fratelli Pieroni” di Barga ha stravinto il concorso regionale “Città di Castelfiorentino” dal titolo “Una trippa da favola”, aggiudicandosi il primo premio nel settore cucina con le alunne Elena Citti e Federica Balzella. Poi il secondo premio nel settore sala bar con l’alunna Stefania Carmassi ed il premio speciale A.m.i.r.a (Associazione maitre italiana) e F.i.b. (Federazione italiana barman) con la stessa Stefania Carmassi. L’Alberghiero “Pieroni” ha poi vinto il primo premio come migliore istituto (somma dei punteggi conseguiti nei settori Cucina e Sala Bar). Infine conquista del primo premio Slow Food per la migliore ricetta nella scelta degli ingredienti e la bio-diversità. Le alunne Elena Citti e Federica Batzella (settore cucina) erano state preparate e seguite dal professor Fabio Battaglieri, mentre Stefania Carmassi (settore sala bar) era
stata seguita e preparata dal professor Roberto Zito. La dirigente Giovanna Mannelli ed il professore referente per l’Alberghiero Mauro Lunatici si sono complimentati con alunne ed insegnanti. Le allieve di cucina Elena Citti e Federica Batzella si sono cimentate nella preparazione del piatto “Giuliana di trippa con fave fresche in cestino di formentone ottofile e crema di barbe rosse”, mentre l’allieva di sala bar Stefania Carmassi ha preparato il cocktail aperitivo “Orange flirtation” e poi l’abbinamento del vino al piatto indirizzandosi su un’eccellenza lucchese (Chardonnay 2007 Igt Terre del Sillabo). Il concorso era riservato agli Istituti Alberghieri della Toscana, organizzato dall’Istituto “Enriques” con il patrocinio del comune di Castelfiorentino e con la collaborazione di Slow Food, A.m.i.r.a, F.i.c. Associazioni cuochi senesi, F.i.b.
“Lo scopo della manifestazione, ogni anno – ha spiegato professor Roberto Zito -, è quello di stimolare le conoscenze affinché i prodotti della terra, dell’abilità dell’uomo e della tradizione non si smarriscano nell’oblio del tempo. Quindi valorizzare il prodotto tipico della tradizione popolare toscana e consentire agli allievi di approfondire la preparazione professionale e favorire l’incontro con le altre realtà scolastiche così da confrontare e scambiare conoscenze, metodi di lavoro, usi e costumi”.

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