Tra sport, storia e religione la Camminata Storica da San Pellegrino in Alpe a Gallicano

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Si è tenuta sabato 22 maggio il decennale della “Camminata storica da San Pellegrino in Alpe a Gallicano” organizzata dalla Comunità Montana della Garfagnana, dalla Pro loco di Gallicano e da varie amministrazioni e associazioni di volontariato locali. “Questo evento- spiega il Presidente della Comunità Montana Mario Puppa- è nato nell’ambito delle iniziative del Progetto Francigena per la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico- culturale del territorio, con particolare attenzione alle antiche vie medievali che dai valichi appenninici scendevano verso il fondovalle attraverso luoghi di interesse ambientale, architettonico e artistico.”
La camminata, di circa 32 Km, è partita alle 8.00 da San Pellegrino in Alpe, antico valico Appenninico, sede dell’omonimo ospitale (in cui giacciono i corpi di San Pellegrino e San Bianco) che fin dal medioevo ha ospitato pellegrini, soldati, mercanti. Seguendo un sentiero indicato, il viandante ha attraversato la Garfagnana fino a Gallicano, toccando prima il paese di Castiglione di Garfagnana, castello medievale che conserva intatta la cinta muraria all’interno della quale, nella chiesa di San Michele, si trova un crocifisso ligneo attribuito a Matteo Civitali. Proseguendo il cammino ha toccato Pieve Fosciana (la più antica pieve della Garfagnana in cui vengono conservate due statue di Andrea della Robbia) per attraversare poi Castelnuovo di Garfagnana con la sua “Rocca” che ospitò Ludovico Ariosto. Fino a scender a Cascio (antico caposaldo Estense) e La Barca (punto di attraversamento del fiume Serchio) per arrivare infine a Gallicano dove, presso la chiesa di Santa Lucia, si è conclusa la camminata. I più recenti studi sulla chiesa romanica dedicato alla martire forniscono una solida base documentaria su cui fondare la sua identificazione con quella “ecclesiam de Gabiata” di cui nel 1164 l’imperatore Federico I il Barbarossa confermava l’appartenenza all’abbazia di Frassinoro. Quella di sabato insomma è bella occasione per (ri)percorrere questi luoghi di arte, storia e fede come “moderni pellegrini”. I partecipanti hanno potuto inserirsi in qualsiasi punto del percorso lungo il quale sono stati organizzati punti di ristoro.

Nazareno Giusti

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