Ricorre oggi la partenza dei Mille da Quarto, presso Genova, la spedizione forse più eroica durante il del risorgimento Italiano, che alla guida di Giuseppe Garibaldi raggiunse il porto di Marsala e conquistò l’intero Regno delle Due Sicilie, sotto il dominio della casa reale dei Borbone, aggiungendo il sud Italia al progetto di un Italia unita.Era il 1860, dunque cento cinquanta anni fa, e un esercito di volontari si sacrificò per l’ideale di cui oggi tutti godiamo. Come in molte altre città d’Italia anche Barga ha ricordato questo importante anniversario, tanto più che la nostra cittadina può vantare un concittadino illustre come Antonio Mordini, che fu pro-dittatore di Garibaldi in Sicilia.
Ma Barga può fregiarsi di altri concittadini partiti per l’epica spedizione: uno fu Ferdinando Santi, i cui discendenti risiedono ancora a Barga, e l’altro Vincenzo Rondina, barbiere barghigiano che non solo partecipò alla spedizione ma anche alle successive battaglie per l’unificazione d’Italia.
Questi concittadini sono stati ricordati stamattina con una cerimonia presso il monumento di Garibaldi nell’omonima piazza del centro storico e poi sotto al Monumento di Antonio Mordini sul bastione del Fosso, dove sono state deposte corone di alloro.
Presenti alla celebrazione condotta dall’assessore Renzo Pia gli alpini di Barga e le scuole primarie e secondarie, i cui ragazzi hanno intonato l’Inno di Mameli; a seguire, lo storico Antonio Nardini ha parlato delle gesta dei tre barghigiani partiti da Quarto sottolineando quanto la nostra cittadina abbia contribuito -nel suo piccolo- alle vicende del Risorgimento Italiano.
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