La Comunità Montana insorge contro i tagli della Legge Finanziaria sugli enti montani

-

Importante seduta del consiglio della Comunità Montana della Media Valle del Serchio giovedì sera, con l’esame della situazione del bilancio dell’ente in relazione al condizionamento dei tagli imposti dalla Legge Finanziaria 2010 ed in particolare all’art. 2, comma 187, della Legge 23/12/2009 n. 191 (Legge Finanziaria 2010) che elimina ogni forma di finanziamento statale alle Comunità Montane.Al
la fine è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno che pone l’ente di Borgo a Mozzano in testa alla protesta contro i provvedimenti del Governo duramente contestati dall’assemblea.
Come sottolineato dal presidente della Comunità Montana, Nicola Boggi, l’intervento del legislatore statale non solo produce il tracollo economico di quasi tutte le Comunità Montane, ma scarica direttamente e completamente sulle regioni ingenti oneri finanziari.
Ancor più grave appare inoltre la unilaterale cessazione del finanziamento statale rispetto ai fondi di cui all’art. 34, comma 1, lett. B) (Fondo consolidato) e comma 2 (Fondo speciale per gli investimenti) del citato D.Lgs. n. 504/1992, che rischia di determinare l’insolvenza delle Comunità Montane di fronte agli istituti finanziari che hanno concesso i mutui, per la realizzazione di importanti opere pubbliche per le quali lo Stato, fino ad oggi, aveva mantenuto l’impegno di trasferire annualmente le risorse necessarie alla copertura delle rate di ammortamento.
Secondo Boggi, lo Stato che recede unilateralmente dai suoi impegni, assunti con apposite leggi, mediante l’improvvisa cessazione del “fondo consolidato” e del “fondo speciale per gli investimenti” non può che determinare il tracollo finanziario delle Comunità Montane che, ai sensi dell’art. 27, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000, sono “unioni di comuni, enti locali costituiti… per la valorizzazione delle zone montane”, istituite con la legge n. 1102/1971 ai fini della concreta attuazione dell’art. 44, ultimo periodo, della Costituzione.
Tale recesso, inoltre, crea una differenziazione tra le Comunità Montane e gli altri Enti Locali, che continuerebbero a percepire regolarmente i contributi.
Da tutte queste considerazioni nasce l’ordine del giorno della Comunità Montana della Media Valle dove, considerato che tale quadro legislativo rischia come non mai di mettere in ginocchio non solo le comunità montane, ma l’intero sistema montano toscano nel suo complesso che a tutt’oggi rappresenta una delle eccellenze del governo regionale, si richiede al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi di avanzare tali istanze nella prima seduta utile della Conferenza Unificata Stato-Regioni sostenendo quindi il ripristino del concorso dello Stato al finanziamento delle Comunità Montane come previsto dall’art. 34 comma 4 lettera a) del D.Lgs. 30/12/1992 n. 504 e quindi il superamento del comma 187 art. 2 della Legge n. 191/2009 che segnerebbe altrimenti la cancellazione dei trasferimenti a decorrere dal primo gennaio e con essi l’azzeramento di quella Governance efficiente e funzionale alle politiche di sviluppo dei territori montani che fino ad oggi ha contraddistinto in particolar modo la nostra Regione.
L’odg dà mandato al Presidente della Comunità Montana della Media Valle del Serchio, Nicola Boggi di provvedere ad una tempestiva trasmissione del presente documento oltre che al Presidente della Giunta Regionale Toscana, alla Giunta Regionale Toscana ed ai Ministri dell’Interno, dell’Economia e Finanze e dei Rapporti con le Regioni; ai Presidenti nazionali e regionali di UNCEM, ANCI e LEGAUTONOMIE e per conoscenza a tutti i parlamentari toscani ed ai consiglieri regionali eletti in provincia di Lucca.

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.