L’estate che vorrei è lunga e tiepida per regalarsi qualche bagno al fiume la domenica e un po’ di tintarella in giardino… no, forse quella che vorrei è l’estate festaiola dove ogni sera c’è da far qualcosa in giro per le frazioni,
ora una sagra, poi un’evento, dopo una serata di shopping…
Meglio forse quelle estati afose e velate dove tutto è ozioso e immobile e ti fanno sopportare con meno magone l’idea dell’inverno?
O ancora, l’estate che vorrei è quella dell’Appennino, in cerca di fresco e di panorami quando le anse delle strade tortuose rivelano qualche scorcio del fondovalle?
Forse quello che vorrei è l’estate dei crepuscoli lunghi, tersi e azzurri, preceduti da luci radenti e calde…
filippo franchi
3 Maggio 2010 alle 17:31
CHE ESTATE VORREI?
Mi Basterebbe un ‘estate a Barga!Saluti da uno che ha sentito parlare tanto di emigrati, e ne e’ diventato uno!
Caproni
5 Maggio 2010 alle 16:42
Rif: CHE ESTATE VORREI?
Tanti saluti Filippo, guarda di tornare presto!!!
Bertoncini Luca
6 Maggio 2010 alle 17:49
i profumi e i grilli…..
Amo Roma dove vivo da 25 anni, ma quello che mi manca moltissimo l’estate sono i colori e i profumi della nostra terra e il “canto” dei grilli nelle calde sere di Castelvecchio. Vorrei un pò di questo qui a Roma. Per Barga spero in qualche buona iniziativa che trattenga più gente la sera in agosto, mi è capitato di esserci e il giardino non è più affollato come una volta, quando ti capitava di incontrarci capitan Antognoni, Bertoni e altri campioni.