“L’abolizione, entro un anno, delle Autorità di ambito territoriale (Ato), aprirà nuovi scenari in materia di gestione dei rifiuti. La Provincia di Lucca è disponibile a giocare la partita, purché non si perda quanto di buono è stato fatto in questi anni, soprattutto sul fronte della raccolta differenziata”.L’assessore provinciale all’ambiente, Maura Cavallaro, non nasconde le sue preoccupazioni per il futuro assetto organizzativo della gestione dei rifiuti, che – dice – è ‘figlio’ dei correttivi voluti dal Governo sui costi della politica locale. Ma l’assessore guarda comunque con ottimismo al futuro. “La novità arriva forse nel momento meno propizio – prosegue – perché avevamo avviato un lavoro comune, a livello interprovinciale, che stava dando buoni frutti. Sul fronte delle aziende, poi, valuto positivamente la ‘cordata unica’ che alcune società stanno creando per partecipare all’appalto della gestione degli scarti e mi auguro che anche altre aziende aderiscano a questo consorzio o associazione temporanea d’impresa (Ati)”.“La Provincia di Lucca potrà portare il suo prezioso contributo nella nuova organizzazione, anche in forza degli ottimi risultati della raccolta
differenziata, su cui abbiamo investito risorse e mezzi. Non è un caso se nell’Ato Costa siamo la provincia più virtuosa: 43,05% di raccolta separata nel 2008 (il dato non ancora ufficializzato del 2009 si avvicina al 50%) con Comuni che hanno ottenuto performance eccellenti. Tutto questo a fronte di altre province, come Massa-Carrara, Pisa e Livorno che si attestano, rispettivamente (dati 2008) al 26, al 36 e al 35,%”.
E la provincia di Lucca risulta virtuosa non solo per la raccolta separata, ma anche per la stessa ‘produzione’ della spazzatura che, per la prima volta, negli ultimi tre anni non è aumentata. Un risultato significativo favorito dalla sensibilità e dall’impegno dei cittadini. Impegno che constatiamo anche guardando agli ottimi risultati della raccolta dei Rub (rifiuti urbani biodegradabili), ossia l’umido, per la trasformazione in compost, che ha contribuito ad abbassare la media nell’Ato Costa permettendoci ancora il conferimento in discarica dei rifiuti non separati”.
Nell’annunciare la messa a punto, entro aprile, della prima bozza del Piano interprovinciale dei rifiuti, l’assessore conclude ricordando che, non appena la Provincia sarà in possesso di dati più aggiornati sul fronte normativo, promuoverà l’organizzazione di un Consiglio provinciale monotematico.
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