Proseguiamo le interviste con i candidati a sindaco del comune di Coreglia. Stavolta tocca a Valerio Amadei sostenuti dalla lista “Prima Coreglia.
Valerio Amadei candidato a sindaco della lista civica “Prima Coreglia” mi dà appuntamento a casa sua. Il giorno inizia a nascondersi dietro le montagne e lui rientra nella sua abitazione, tuta da lavoro sporca di mordente di quello che si usa per le tavole della segheria dell’azienda della famiglia di sua moglie in cui ha scelto di lavorare per “una precisa scelta di vita” dopo una lunga esperienza da responsabile della produzione e del personale presso una multinazionale. Amadei dal 2005 a oggi è stato Assessore alle politiche sociali e sanitarie del comune di Coreglia. Vive, da sempre, il mondo delle associazioni: membro del gruppo ricreativo parrocchiale, vicepresidente del consorzio irriguo di Ghivizzano, consigliere della misericordia di Piano di Coreglia e fondatore dello storico Presepe Vivente. “Credo fortemente nell’impegno in tutto quello che è rivolto al bene della comunità”. Figlio di figurina emigrati in sud America dice : “I miei genitori mi hanno insegnato che per ottenere risultati si deve lavorare molto e costantemente senza cercare scorciatoie facili“. Ha una voce rassicurante e un modo di fare gentile Amadei, ci crede in quel che dice, l’entusiasmo gli si legge negli occhi. Non conosce il politichese, parla schietto, di cosa che conosce bene. È un candidato sindaco “giovane” (37 anni). “Prima Coreglia”, la sua lista civica è composta da facce ben note- tra cui figurano Rolando Bellandi (assessore della Comunità Montana), Marco Remaschi (consigliere regionale) e Nedo Poli (deputato)- e facce nuove alcune molto giovani, una scelta coraggiosa. “Da qualche parte bisogna cominciare, mi ricordano me qualche anno fa.” Amadei qui lo conoscono tutti, i vecchi l’hanno visto crescere, l’hanno visto diventare uomo. Sono tante le persone che si rivolgono a lui.
In questo periodo ha iniziato il suo giro casa per casa a ascoltare la gente, come faceva da Assessore.
Cosa le dicono?
“Mi parlano dei loro problemi, del lavoro. Ma sopratutto capisco sempre di più che la gente si sente lontana dal Palazzo e questo non deve succedere. Voglio essere il sindaco della porta accanto.”
Lei è stato Assessore alle politiche sociali per 5 anni, conosce quindi i problemi delle fasce deboli cosa farà per loro?
“Sosterremo le famiglie in situazione di disagio economico e sociale, potenzieremo l’assistenza domiciliare, creando centri diurni di ritrovo per gli anziani, staremo al fianco delle giovani coppie sviluppando azioni, anche di carattere finanziario, che portino la più facile accesso all’acquisto o alla ristrutturazione della prima casa. E poi ci sembra fondamentale aiutare chi aiuta ( come le associazioni di volontariato e la parrocchia.”
Nel vostro programma al primo posto c’è il rapporto con il cittadino…
“Sì, mi si potrà contattare per qualsiasi problema, sarò il vicino di casa di tutti gli abitanti del comune di Coreglia. Realizzeremo anche incontri periodici nelle varie frazioni e rafforzeremo i servizi di informazione del comune dove i cittadini ci potranno segnalare i loro problemi.”
C’è una sua frase che mi colpisce particolarmente “la manutenzione ordinaria da risultati straordinari”..
“Già ci saranno rapporti settimanali degli operai comunali sullo stato delle strade, dei marciapiedi, dei giardini, insomma di tutto il patrimonio pubblico.”
Sicurezza…
“Intendiamo installare sistemi di sicurezza passiva e attiva oltre a un più stretto rapporto di collaborazione in collaborazione con Carabinieri e Polizia di Stato. Oltre al servizio di vigilanza 24 su 24 attraverso il servizio unico di polizia municipale”.
Lei è sempre stato vicino al mondo culturale, fu tra l’altro fondatore del Presepe Vivente..
“Già all’inizio pochi credevano in questo progetto. Eravamo dei ragazzi e non veniva dato molto peso alla nostra parola”. Ricorda divertito. Ha vinto lui, ha dovuto lottare ma ora il Presepe Vivente di Ghivizzano è una manifestazione cult della zona con migliaia di visitatori ogni anno.
Cosa farà per la cultura e quindi anche per lo sviluppo del turismo?
“Creeremo un percorso espositivo nei palazzi storici di proprietà comunale all’interno di un progetto di valorizzazione del territorio volto a rafforzare il ruolo di Coreglia come capofila del sistema museale della Valle. Sosterremo manifestazioni tradizionali, dei gruppi storici e delle associazioni filarmoniche.”
Perché dovrei votare lei?
“Perché sono me stesso, sono nato e vissuto sempre qui, conosco i problemi.”
Andrea
25 Marzo 2010 alle 23:01
A Coreglia non ci sono solo Amadei e Cavani
Dispiace vedere che, oramai a ridosso delle elezioni, il Giornale di Barga alla fine ha deciso di non fare l’intervista a TUTTI i candidati/e a Sindaco del Comune di Coreglia. Pensare che era un’iniziativa lodevole volta a far conoscere anche agli abitanti del comune di Barga le persone, i programmi amministrativi e il generale quadro politico dei candidati alla carica di sindaco di Coreglia. Ormai al 25 marzo non vedo però l’intervista all’altra candidata in corsa, cioè ad Angela Tolari, a capo della lista “Sinistra Unita-Alternativa per Coreglia”… Che pasticciaccio eh, caro Giornale di Barga… che pasticciaccio… . Speriamo sia stata solo una “svista”, perchè, se non lo è, allora è chiaro che l’intenzione è sempre quella di escludere il “terzo incommodo”. Ma sono sicuro che è stata solo una dimenticanza. Speriamo…
Luca Galeotti
26 Marzo 2010 alle 9:00
Risposta ad Andrea
Caro Andrea, sapevo che sarebbe arrivato questo tuo commento e non posso certo darti torto. Abbiamo avuto difficoltà tecniche ed organizzative. Stiamo cercando di rimediare in extremis, ma è da ieri che cerchiamo di contattare la candidata e non ci riusciamo. Se ci puoi dare una mano fornendoci qualche suo recapito te ne saremo grati, ma bisogna fare presto.Luca
Luciana
30 Marzo 2010 alle 22:38
guarda caso
i giochi oramai sono fatti, si sa chi ha vinto e chi ha perso, ma non posso sottacere, come ha fatto anche la persona che ha scritto il primo commento, quella che secondo me è una grave scorrettezza del Giornale di Barga: non aver concesso lo stesso spazio e la stessa rilevanza ai tre candidati di Coreglia.Con la giovane Angela Tolari si dice di aver avuto problemi tecnici e organizzativi che però non ci sono stati, e credo sarebbero stati inimmaginabili, con i due candidati più grandi, in tuti i sensi, Amadei e Cavani. Un organo di informazione, sevuol essere tale, dovrebbe trattare tutti allo stesso modo e non fare favoritismi. dARE A CHI LEGE LA POSSIBILITà DI SCEGLIERE potendo paragonare, alla pari, le varie proposte in campo. Non è stato così in questo caso. Ognuno può vedere quanto spazio è stato dato ad Amadei e Cavani (e per quanto tempo le loro interviste sono state sul sito) e confrontarlo con quello di Angela Tolari: la disparità e evidente e immotivata. Un fatto che non fa certo onore a questa testata e ai giornalisti che vi lavorano.Luciana
Luca Galeotti
31 Marzo 2010 alle 9:45
risposta a Luciana
Cara Luciana,non riesco a capire come tu faccia a sapere che non ci siano stati problemi tecnici ed organizzativi di questa testata. Evidentemente devi essere molto ben informata sul lavoro della nostra redazione.Detto questo penso anche io che lo spazio dato alla giovane candidata Angela Tolari sia stato poco ed intempestivo e me ne prendo tutta la responsabilità.Ho comunque già avuto modo di spiegarmi con Angela e di farle le mie scuse.Non credo serva a molto visto i tuoi toni, ma ti assicuro che quello che è successo non è in alcun modo stato voluto dalla malafede e dalla volontà di oscurare una candidata a vantaggio degli altri.
Francesco
31 Marzo 2010 alle 12:02
Angela Tolari
Quanti voti ha preso?
Andrea
31 Marzo 2010 alle 14:54
Ormai è andata (male)
Su su, non prendiamocela troppo con il Giornale di Barga… anche perchè non è colpa del Giornale se a Coreglia hanno vinto “i soliti noti”, e di certo, non è un’intervista che cambia le sorti generali di un voto. Il Giornale, anche se in ritardo, ha rimediato come poteva alla sua mancanza, e Galeotti oltre che rendere atto di ciò e scusarsi (in primis con la candidata) non può fare altro; sono fermamente convinto della sua buona fede. Capisco il profondo disagio di Luciana e pure io sono estremamente deluso per l’esito delle votazioni che, come ieri sera ha affermato Angela a noitv, hanno visto il trionfo prepotente degli interessi sui contenuti, la vittoria del personalismo/qualunquismo/trasformismo del centro-centrosinistra, traditore, a causa dell’alleanza con i cattolici dell’udc, della sua presunta vocazione riformista (ma fateci il piacere…). La lista guidata da Tolari ha raccolto la stessa percentuale regionale delle sinistre unite, pari appunto al 3,5%, certo non un risultato soddisfacente (l’intenzione era conquistare almeno un seggio), ma pur sempre la base da cui partire per una opposizione sociale oltre che politica a questa giunta che di sinistra ha ben poco. Cara Luciana, di qua avevamo un imprenditore come il Cavani, potente e con ampi mezzi elettorali; di là un Amadei,assessore uscente, sostenuto da personalità troppo influenti nella realtà locale (il deputato e un consigliere regionale); in pratica una lotta tra due gruppi d’interesse. Gran merito, stima e riconoscenza devono andare ad Angela, che con coraggio e tenacia ha saputo raccogliere questa sfida, fronteggiando questi due mastodonti; i nostri mezzi erano pochi, niente rispetto alla macchina elettorale delle due rispettive “loggie”, ma sorveglieremo e staremo attenti alle politiche che il nuovo sindaco adotterà, soprattutto sui beni comuni (acqua, ambiente, ecc…). Le sconfitte a volte servono a rialzarsi meglio. Un saluto.