Il Misantropo di Moliere in scena al Teatro dei Differenti di Barga (domenica 7 febbraio ore 21.15). L’allestimento, particolare perché guarda all’attualità citando i protagonisti della nostra cronaca, è quello per la regia di Mario Perrotta (sua anche la traduzione) con Marco Toloni, Lorenzo Ansaloni, lo stesso Mario Perrotta, Paola Roscioli, Donatella Allegro, Giovanni Dispenza, Alessandro Mor, Maria Grazia Solano La storia del “Misantropo” moleriano sembra infatti perfetta per descrivere i nostri tempi. Una scena quadrato (ring), otto sgabelli precari, costumi coloratissimi con attori che non escono mai di scena, tutti con uno specchio simbolico in mano: stupida e vuota estetica, ma anche il mezzo per vedersi nelle fattezze, nei difetti dell’altro, rinnegandolo, bloccandone l’arrivo nel proprio spazio vitale come la paletta della polizia stradale, come un divieto di transito.
E l’ingiustizia urlata da Moliere per i malaffari ed i personaggi viscidi e sordidi del proprio tempo diventa in Perrotta non una violenta presa di posizione, ma un continuo e leggero dileggio nei confronti di icone che nel nostro deturpato Bel Paese fanno tendenza e moda e creano seguiti, a tratti anche infarcendosi la bocca con parole sacre come “cultura” e “politica”. In questo paniere stanno le rime dal sapore goliardico, stilettate sobrie, che tirano in ballo la Carfagna e il Vecchio Cavaliere, “i tacchi non danno la statura per governare un Paese”, come Maria De Filippi, Ignazio La Russa e l’“equilibrista” Casini, Alba Parietti “sembra che sia in calore in tutte le stagioni”, D’Alema, il Tartufo-Vespa “il cortigiano che bussa a Porta a Porta”. Il rigetto che accomuna l’autore francese e Perrotta è un vomito contro le veline e il berlusconismo, i figli di papà, le falsità, l’ipocrisia, la malizia, la compiacenza, l’imbroglio, la frode, la corruzione, morale e materiale, la furbizia, gli adulatori, i leccapiedi dalle lodi sperticate, un mondo dove “è un vanto non aver mai letto un libro”. La beffa è che poi ognuno di noi, in teoria, è d’accordo nel condannare questo sistema di disvalori, poi, nel nostro piccolo, possiamo cedere, magari acconsentire, chinare la testa o voltarla da un’altra parte.
Biglietti disponibili con prezzi che variano dai 20 ai 13 euro. Prezzi ridotti possono essere ottenuti dagli spettatori che abbiano meno di 18 anni o 65 anni, da studenti e dai militari
Per prenotazioni e informazioni: Ufficio Cultura del Comune di Barga (0583724791) cultura@comunedibarga.it
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