Riempie il teatro dei Differenti lo spettacolo di Paolo Poli, che martedì 1 dicembre ha portato a Barga i “Sillabari” di Goffredo Parise. Uno spettacolo non facile, seppur piacevole, che forse abbiamo avuto difficoltà a seguire, data la costruzione della piece in sketch intervallati da coreografie e momenti musicali con recitazione quasi esclusivamente in monologhi.
L’idea dell’autore e è descrivere l’Italia (dagli anni Quaranta ai Sessanta) prendendo come spunto i temi della vita in ordine alfabetico (ma, secondo la stessa dichiarazione di Parise, alla lettera S è venuta a mancare la poesia …). Paolo Poli e la sua compagnia interpreta così questi brevi racconti -fini a se stessi- in modo ironico, brillante, dissacrante, e soprattutto, esilarante.
Ne esce un ritratto di un ventennio d’Italia che va dal mare alla montagna, dalla città alla campagna, da Roma a Milano, da Venezia a Ostia, ed anche se per molti è difficile seguire il filo e capire il contesto, resta il buon umore dato dal trasformismo di Paolo Poli, a suo agio in versione bambino, signorina, signora, uomo, anziano…
Incredibili i costumi e le scenografie, i primi realizzati da Santuzza Calì, le seconde da Emanuele Luzzati, che ripropongono le grandi opere d’arte del Novecento.
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