Importante compleanno per la Banca delle Cornee di Lucca, che è stata istituita ufficialmente con delibera regionale nel 1999.La ricorrenza è stata l’occasione per una conferenza stampa, a cui hanno partecipato il direttore generale dell’Azienda USL 2 Oreste Tavanti e il responsabile della struttura Claudio Giannarini.Il centro di conservazione lucchese è un laboratorio con sofisticati strumenti tecnologici, che ogni anno distribuisce in Toscana e in altre regioni (ad esempio Lombardia, Lazio, Campania, Molise, Sicilia, Sardegna) oltre 500 tessuti idonei per il trapianto. Per l’attività svolta, dato anche l’alto numero di donazioni che si registra in Toscana, è una delle 5-6 Banche degli Occhi più importanti. Si tratta quindi di un servizio a valenza nazionale, inserito nell’Organizzazione Toscana Trapianti (OTT).
La struttura è infatti uno dei laboratori di conservazione presenti in Toscana, insieme a quello delle valvole cardiache presso l’Università di Pisa, quello del tessuto osseo presso l’Università di Firenze a Careggi, quello del tessuto cutaneo all’Università di Siena e i due centri di raccolta del cordone ombelicale a Careggi e a Cisanello
Il centro del “Campo di Marte” è quindi l’unico di questo tipo presente in una sede non universitaria e svolge un’attività molto intensa, dato l’alto numero di donazioni che si registrano in Toscana. E’ anche una delle poche banche in Italia ad operare con un’organizzazione degli spazi di tipo ‘farmaceutico’, che fornisce la garanzia più alta per la sicurezza e la qualità dell’intero processo che va dalla donazione al trapianto dei tessuti. Si tratta quindi di una struttura all’avanguardia e controllata in modo severo.
Oltre al tessuto corneale, si sta anche portando avanti da più di 5 anni un programma di produzione di membrana amniotica da placenta e le richieste di questo tessuto sono in continuo aumento da parte delle varie realtà nazionali.
Tra l’altro la struttura lucchese collabora con l’Università di Pisa per l’utilizzo anche in altri campi della membrana amniotica.
E’ inoltre impegnata in alcune attività applicative di nuovi metodi di cura. Ad esempio continua il lavoro di applicazione di cellule staminali provenienti dal limbus corneale, su un supporto derivato da foglietto amniotico, da poter utilizzare nei casi di deficit limbare superficiale (ad esempio in seguito ad ustioni da prodotto chimico o da altri agenti irritanti) a scopo di trapianto. Questa ricerca applicativa potrebbe aprire una nuova strada terapeutica per i cittadini toscani.
Nel centro, insieme al dottor Giannarini, lavorano le dottoresse Sonia Falsini e Lorella Cruschelli, le signore Monica Lubrano, Maria Costanza Ronchi, Maddalena Mariotti e Adelaide Romei.La Banca delle Cornee di Lucca è intitolata alla memoria del dottor Piero Perelli, già primario del reparto di Oculistica, uno dei primi professionisti ad effettuare in Italia un trapianto di cornee. Il primo trapianto effettuato in Toscana dal dottor Perelli risale infatti al 1978 e la paziente grazie a quel primo trapianto, a distanza di 30 anni, può ancora godere del bene della vista.
Ed è anche oggi importante la collaborazione con l’unità operativa di Oculistica dell’ospedale di Lucca, diretta da alcuni mesi dal primario Fausto Trivella, il quale sta riorganizzando e qualificando l’attività di questo importante reparto.
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