Brutta avvenuta per un gruppo di quattro giovani motociclisti impegnati in una escursione enduro sull’Appennino barghigiano.Un giovane centauro, Stefano Ambrogi, 27 anni, residente a Vorno, è rimasto gravemente ferito dopo essere precipitato in un burrone per oltre 50 metri. Illesi gli altri 2 piloti, anche loro lucchesi, che partecipavano alla escursione condotta dal pilota fornacino Aldo Cheloni che fungeva da guida, conoscendo la zona.L’incidente è avvenuto attorno alle 16 di oggi pomeriggio in loc. Pian dell’Altaretto, proprio ai piedi del Monte Giovo.Il gruppo si era avventurato su un sentiero che proseguendo conduce sulla vetta del Giovo. Dopo una semicurva la guida e gli altri due piloti al seguito si sono resi conto che mancava all’appello proprio l’Ambrogi. Era l’ultimo della fila proprio perché dei tre enduristi lucchesi era il più esperto. I suoi compagni hanno immediatamente allertato il soccorso alpino e sono tornati indietro. In un tratto particolarmente stretto del sentiero hanno trovato la moto, una KTM 250 due tempi, ma del loro amico non c’era nessuna traccia.
“Di lì passavano due escursionisti a piedi ed a loro abbiamo chiesto di effettuare una ricerca. Sono stati proprio loro a trovare Stefano più in basso – ci racconta scosso uno dei partecipanti all’escursione, Niccolò Avio di Lucca – Il nostro amico era malmesso e nella caduta si era rotto il casco. Fortuna ha voluto che anche lui, come noi, fosse equipaggiato con tutte le protezioni che si utilizzando quando si fanno uscite con moto enduro e questo speriamo che abbia limitato i danni”.
“Tutto è successo in un lampo – ci racconta la guida Aldo Cheloni – Eravamo tutti insieme e dopo poco ci siamo resi conto che Stefano mancava all’appello. Eravamo partiti in mattinata da Fornaci e ci eravamo addentrati nell’Appennino dopo essere risaliti a Coreglia e di qui a Piastroso. Doveva essere una girata tranquilla, una bella escursione con le nostre moto ed invece è finita proprio male”.
Per recuperare il giovane sono intervenuti i volontari del Soccorso Alpino e l’elicottero Pegaso del 118. Il velivolo è dovuto tornare indietro per fare rifornimento in attesa che i soccorritori imbragassero e “barellassero” il pilota.
Poi l’uomo è stato issato a bordo dell’elicottero con il verricello, data l’impossibilità di atterrare. Ci sono volute due ore per completare il recupero. Il Pegaso ha infine trasportato il ferito all’Ospedale Santa Chiara di Pisa.
Le condizioni dell’Ambrogi sono gravi. Il referto parla di prognosi riservata in seguito a multi traumi e diverse fatture.
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