L’Azienda USL 2 Lucca si mobilita per la tragedia di Viareggio

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Dopo la tragedia di Viareggio, uno dei disastri ferroviari più drammatici di sempre, l’Azienda USL 2 di Lucca si è messa fin da subito a disposizione per fornire il suo contributo in una situazione di estrema emergenza che sta vivendo la nostra provincia.Il direttore generale Oreste Tavanti – oltre ad esprimere cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime ed ai feriti – si è messo in contatto con il collega della Versilia Giancarlo Sassoli ed ha dato la disponibilità totale, sua e delle strutture aziendali, per qualsiasi necessità ed esigenza.
Coordinata dalla direzione sanitaria, la macchina del Dipartimento di Emergenza Urgenza si è messa in moto già pochi minuti dopo l’esplosione.
“Dopo l’allertamento da parte della Centrale Operativa 118 e sempre mantenendo con quest’ultima uno stretto contatto – spiega il responsabile del DEU Marco Rossi – sono state attivate le procedure di pre-allertamento del personale medico ed infermieristico del Pronto Soccorso e di tutte le unità operative a maggior impatto nella gestione del politrauma a partire dalla Rianimazione; abbiamo quindi dato la nostra disponibilità alla Centrale Operativa 118 della Versilia ad ospitare codici rossi e gialli attivando, con il supporto di Medici ed Infermieri della Rianimazione, tre punti per la ventilazione in Pronto Soccorso. Nella notte siamo stati chiamati a gestire un paziente proveniente non dal luogo della tragedia ma dal territorio versiliese e questa mattina una paziente gravemente ustionata che è stata ricoverata direttamente in Rianimazione”.
“Abbiamo inviato sul posto nove ambulanze – spiega la responsabile della Centrale Operativa Maria Grazia Lencioni – e tutte le associazioni di volontariato che abbiamo interpellato in pochi minuti hanno reperito il personale necessario e sono partite per Viareggio. Noi siamo rimasti per tutta la notte in contatto con il 118 della Versilia, anche per collaborare nella ricerca di altri ospedali in grado di gestire in particolare i pazienti ustionati”.

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