Marco Bonini oggi ha vissuto il suo primo giorno intero come sindaco del comune di Barga. Lo avevamo visto ieri sera in piazza del comune a Barga, a festeggiare, un po’ frastornato, la sua vittoria con collaboratori e simpatizzanti.Oggi, a mente più fresca, gli abbiamo rivolto queste domande.
Primo giorno da sindaco di Barga… che cosa prova? “C’è sicuramente soddisfazione perché abbiamo,o raggiunto un risultato che va al di là di ogni più rosea aspettativa. Essere poi sindaco del proprio territorio non ha eguali per chi ama occuparsi della vita pubblica”.
Nella sua prima intervista, tra i primi impegni, l’approvazione del piano strutturale e più attenzione alle politiche ambientali. Altre questioni impellenti?“Sono molte le questioni impellenti. Vogliamo portare avanti quei progetti che sono già in corso. Come detto in campagna daremo seguito alla ricerca di finanziamento per la realizzazione della bretellina di collegamento tra il ponte di Fornaci e la KME così da alleggerire dal traffico dei mezzi pesanti Fornaci e Ponte all’Ania.Porteremo inoltre avanti il progetto Fontanamaggio che da uno dei luoghi più a rischio idrogeologico di Barga attraverso un notevole intervento portato avanti in questi anni tra Comune e Comunità Montana, uno dei luoghi che cambieranno Barga. Vogliamo proseguire con questo progetto cercando anche di andare a realizzare la strada di collegamento con il ponte sul Serchio a Fornaci.Proseguirà anche la nostra politica per lo sviluppo del commercio nell’area di fondovalle e della vocazione turistica di Barga capoluogo e della sua montagna”.
Si parla di difficoltà finanziarie dell’ente. E’ vero?“Si parla di difficoltà perché tutti gli enti hanno difficoltà finanziarie. Abbiamo purtroppo un governo che taglia i finanziamenti senza tener conto delle conseguenze a cui vanno incontro i piccoli enti che poi sono quelli che hanno direttamente a che fare con la gente. Così. Mentre le richieste di servizi sempre migliori aumentano, i fondi mancano ogni anno di più.E’ anche per questo motivo che vogliamo portare avanti una politica ambientale mirata al risparmio energetico, con sistemi per la produzione di risorse dall’energia e anche incrementando lo smaltimento dei rifiuti”.
A proposito della TARSU e del suo recente aumento del 20%: è vero che per il prossimo anno c’è il rischio di nuovi aumenti delle imposte?“Mi collego alla risposta precedente. Mi auguro che federalismo fiscale non voglia dire solo tagliare fondi ai comuni. Noi abbiamo comunque alcune misure che vogliamo portare avanti. Una è appunto quella del risparmio energetico; l’altra di andare avanti sui servizi associati così da risparmiare sui servizi. Sulla TARSU è necessario aumentare ancora la raccolta differenziata perché questo ci potrà permettere di rinegoziare i costi con il gestore dei rifiuti. Tutto questo lo vogliamo proprio per non gravare ulteriormente sulle tasche della gente”.
Parliamo del suo predecessore: come ha preso la clamorosa uscita di scena di Sereni con il volantino su papi?“Tutti conosciamo il nostro sindaco uscente. La sua ironia scherzosa e provocatoria allo stesso modo. Il volantino va preso in questo senso qua”.
Ma Sereni avrà ancora un ruolo all’interno dell’amministrazione?“Per sua scelta, no. Ha deciso di non essere capolista in consiglio comunale come io avevo proposto. Nella serata di chiusura della campagna elettorale mi ha fatto però molto piacere che abbia annunciato la sua disponibilità ad essere di supporto al lavoro che vogliamo fare. Per noi sarà un punto di riferimento importante”.
A Castelnuovo ha vinto il centrodestra. Che cosa cambierà negli equilibri della Valle del Serchio. Non c’è il rischio che soprattutto sulla sanità si torni alle vecchie divisioni tra Barga e Castelnuovo dopo anni di unità di vedute Sereni-Bonaldi?”Intanto mi dispiace per l’amico Bonaldi che ritengo avesse fatto bene in questi cinque anni contribuendo non poco all’unità della Valle. Mi auguro che il lavoro fatto non venga perso perché se si tornasse ad una contrapposizione, e non solo sui temi della sanità, faremo tutti dei passi indietro. E’ strato dimostrato che la Valle unita cresce e su questa strada bisognerà proseguire”.
Fino a settembre ricoprirà ancora la carica di presidente della Comunità Montana. Secondo lei chi sarà il suo successore?“Di questo non ne abbiamo parlato anche perché entrerà in vigore la nuova legge ed il neo presidente sarà eletto su proposta della conferenza dei sindaci. Ci sarà anche una giunta ridimensionata. Ce ne occuperemo comunque con gli altri sindaci nelle prossime settimane”.
Qualche anticipazione sulle deleghe a questo punto ce le può anche fare?“Anche su questo argomento inizieremo a discuterne nei prossimi giorni. In campagna abbiamo detto che di deleghe e assessori ne avremo parlato dopo le elezioni. Permettetemi però di esprimere la massima soddisfazione per il lavoro compiuto dal nostro gruppo. Vorrei ringraziare tutti i venti rappresentanti della lista che in queste settimane hanno dato tutti il massimo”.
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