Il Pretone torna a casa. Finalmente, infatti, le spoglie mortali di don Lido Ferretti, parroco, anzi, monsignore per quarant’anni di Fornaci tornano nel luogo che tanto aveva desiderato e dove aveva vissuto assieme ai suoi parrocchiani la vita della comunità per più di 30 anni.
A 18 anni dalla scomparsa, superate difficoltà e complesse pratiche burocratiche, la sua ultima volontà pare essere compiuta: lui stesso, infatti, aveva chiesto di essere sepolto nella Chiesa del Cristo Redentore, lasciando addirittura il disegno per la nuova sepoltura. Quando, nei giorni scorsi, la bara è stata estratta dal camposanto di Loppia si è presentata incredibilmente intatta. E’ stata in seguito chiusa in un nuovo feretro di zinco, trasportata in Chiesa Nuova e coperta provvisoriamente con marmo bianco, in attesa della lapide definitiva che sarà in travertino rosso come gli altari e il fonte battesimale della sua chiesa. Poi, giovedì sera, i fedeli dell’unità pastorale, vecchi amici e parenti sono giunti in tanti per salutare Don Lido; presenti alla cerimonia anche il neoeletto sindaco Marco Bonini ed i consiglieri comunali fornacini alla messa solenne concelebrata dal Vescovo Giovanni Paolo Benotto, dal proposto di Barga Don Stefano Serafini, da Don Luigi Assoggiu, Don Giuseppe Napolitano, Monsignor Giuliano Catarsi, Don Alberto Farelloni, Don Marco Formica e, ovviamente, Don Antonio Pieraccini, tutti vecchi amici o “colleghi” dell’Arci. Don Antonio in nome della lunga amicizia e del percorso pastorale svolto insieme ha raccontato di come una sorta di ciclo si sia concluso: lui accompagnò Don Ferrretti nell’ultimo viaggio mortale, lui stesso, dopo tanti anni, lo ha riportato nel suo tempio, ritorno reso possibile dalla volontà di tanti ma soprattutto dall’impegno di Maria Carla Andreozzi, che ancora vicesindaco ha lavorato alacremente per accelerare le pratiche necessarie alla traslazione, e Fiorenza Lisi, fornacina la cui famiglia era molto legata a Don Lido. Una grande cerimonia cantata dalla Schola Cantorum che dà l’inizio anche ai festeggiamenti per la ricorrenza del Cristo Redentore che culmineranno con la tradizionale infiorata in via mozza domenica 21 giugno.
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fornaci vecchia
20 Giugno 2009 alle 10:19
cc
con questo articolo avete risvegliato fantasmiriposi in pace
Isaia
22 Giugno 2009 alle 8:32
domande
Era proprio necessario? A chi e a cosa giovano queste cerimonie? Don Lido vive nel Signore da 18 anni…..