Torna il Rally Show di Paolo Andreucci

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Castelvecchio Pascoli (Lucca) – Dopo il successo scatenato dalla prima edizione, ecco l’attesissimo secondo appuntamento con l’Andreucci Rally Show, un vero e proprio spettacolo Rally che il Campione toscano restituirà a tifosi e sponsor il prossimo 6 giugno sui percorsi de “Il Ciocco Hotels & Resort” di Castelvecchio Pascoli (LU).Adrenalina, velocità ed energia condite con altissimi livelli di spettacolo rally: questi gli ingredienti di una giornata che richiamerà appassionati da tutta Italia infiammando animi e propulsori.L’evento, ideato da Paolo, Anna e il Ciocco Centro Motori, sarà dedicato a sponsor e partners del Campione, che nell’occasione potranno salire a
bordo dell’auto e sentirsi così “navigatori per un giorno” a fianco di un pilota che è entrato di diritto nella Storia del Rally. Il bolide in questione è la Peugeot 207 S2000 ufficiale, arma che Ucci – Ussi stanno utilizzando per la scalata al Campionato Italiano Rally, dotata dei performanti pneumatici Pirelli, che sulla terra hanno contribuito alla vittoria nella prima gara 2009.
Un occhio di riguardo naturalmente sarà riservato agli affezionati dell’Official Fans Club, che non mancheranno di supportare il loro idolo con il calore che li distingue da sempre.
Lo Show è aperto al pubblico e tutti potranno gustarsi da vicino i salti ed i controsterzi firmati “Ucci” a partire dalla mattinata di sabato 6 giugno, su percorsi sterrati messi a disposizione dal Ciocco Centro Motori, partner ufficiale di Paolo per questa iniziativa, a Castelvecchio Pascoli.
Dopo una pausa per il pranzo, il Rally Show riprenderà nel primo pomeriggio sino alla consegna degli attestati agli sponsor ed una deliziosa chicca conclusiva.
Sarà questa la seconda edizione di un Rally Show davvero imperdibile e ricco di sorprese, che la perfezione accademica di Paolo Andreucci renderà ancora più emozionante ed esplosiva.
Appuntamento quindi per il 6 giugno prossimo sui percorsi sterrati de “Il Ciocco Hotels & Resort” di Castelvecchio Pascoli”, in provincia di Lucca.
Provate a prenderlo!

Commenti

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  1. Enzo Girolami


    Re: Auguri a Francesco, il 266esimo Papa
    Il Papa dal suo primo balcone ha ricordato qual’è l’organigramma della Chiesa Cattolica.
    “Voi pregate Dio di benedirmi ed io benedirò voi”.
    Come dire che la gente può rivolgersi a Dio ma gli effetti della sua preghiera passano attraverso la struttura ecclesiastica. A riprova di questo il pronto regalo di un’indulgenza.
    Osservatori autorevoli definiscono questo nuovo Papa come pragmatico, realista ed attento ai risultati, il contrario del suo predecessore forse ortodosso e romantico a dispetto del suo aspetto.
    Sembra che l’agenda papale contenga come punto di maggior rilievo la questione della pedofilia, già fatale al Papa emerito, che avrebbe deciso di dimettersi consapevole di non aver fatto qualcosa di concreto per limitare gli abusi. Bene, di fronte ad un’aberrazione che interessa anche la Chiesa mi aspetto che si cerchino seriamente le cause di questo fenomeno per affrontarle e togliere nutrimento a questa deviazione.
    Essere contro qualcosa serve a prendere posizione, posizione che rimane sterile se non si affrontano le cause che determinano il qualcosa. Forse la modalità di vivere la spiritualità, propria del mondo cattolico, e non solo, è da rivisitare.
    In giro non si sente altro: “Che emozione!”, dicono tutti.
    Provo a non farmi incantare, in fondo si tratta dell’incoronazione di un re che si avvale del supporto divino, si precisa che è lo Spirito Santo a determinare l’esito del conclave; con le debite proporzioni e differenze mi pare che la logica somigli a quella che legittimava i Faraoni dell’Egitto antico.
    Una mia amica mi dice che le vengono i brividi quando vede muoversi i cardinali, tutti uomini, tutti uguali nel loro colore rosso, con quei copricapo; le rispondo che forse è condizionata dalla saga de “I Borgia” vista su La 7.
    Molti applaudono.
    Un elogio stonato m’è parso quello di Pietro Grasso, il magistrato inserito nelle liste del PD poco prima delle ultime elezioni.
    “Ritengo che la chiesa cattolica sia adatta ad occuparsi dell’educazione dei nostri giovani”. Proprio questo ha detto mentre Bersani gongolava presentandolo alla stampa ed al paese. Il nostro stato non è ancora laico perchè dichiarazioni pubbliche come quelle di P. Grasso autorizzano le Curie a nominare gli insegnanti delle scuole pubbliche. Con questo capisco perchè sia Vendola sia Ingroia abbiano dichiarato pubblicamente che la chiesa cattolica non dovrebbe interferire con lo stato; di fatto l’apparato ecclesiastico è presente nello stato, eccome, ed interferisce. La lunga mano dei casti cardinali arriva fino a condizionare la didattica pubblica, sia con le icone, sia con persone fisiche.
    Altri brividi lungo la schiena a seguito dei dubbi relativi alla tragedia dei desaparecidos, me li faccio passare, non voglio crederci, anzi, non vorrei nemmeno avere il sospetto.
    Dicono che questo Papa sia migliore perchè non ha esibito il crocefisso d’oro, chissà cosa avrà in mente di farne?
    Certo che se si ispirasse davvero al Santo d’Assisi non dovrebbe avere dubbi, anche se la storia ognuno può leggerla come vuole; il crudo realismo della Cavani nel suo film “Francesco” (1989) o la rappresentazione aulica ed iconografica di Zeffirelli (1972) in “Fratello sole, sorella luna”?

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