Parte il progetto per ripopolare i nostri fiumi con una specie autoctona

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Con il taglio del nastro ufficiale affidato a Francesca Tognarelli, proprietaria dell’area prima della cessione, è stata inaugurata la nuova avanotteria di Rio Villese lungo la provinciale fra Barga e Castelvecchio Pascoli. La struttura non servirà solo a far crescere i piccoli della trota Fario da immettere nei fiumi e torrenti della Valle del Serchio ma acquista anche una valenza turistica. Infatti si sta pensando di sistemare tavoli e panchine per rendere
fruibile dai visitatori l’area che offre, oltre alla struttura, una scorcio particolare con una cascata in caduta dal alcune suggestive rocce che saranno illuminate durante la notte. Un’opera, hanno concordato il sindaco Umberto Sereni, il presidente della Comunità Montana della Media Valle, Marco Bonini e l’assessore provinciale Alessandro Adami, resa possibile dalla grande passione dell’assessore Pietro Onesti che in prima persona per la Comunità Montana ha seguito tutto il progetto. Infine è stato evidenziato che tutta la zona rappresenta un recupero ambientale visto che prima era abbandonata e invece oggi è uno degli scorci più fotografati dai turisti. Presente anche il dottor Paolo Gibertoni che ha illustrato il progetto legato alla trota Fario avviato ormai già da quattro anni. L’obiettivo della Comunità Montana della Media Valle è infatti quello di immettere nei corsi d’acqua della Valle del Serchio la trota Fario, specie autoctona di questa zona. Infatti al momento attuale sono circa 20mila gli avannotti che si trovano nelle vasche pronti per tornare a popolare le acque della Valle. La ricerca comunque è ancora in corso e il dottor Gibertoni ha spiegato gli sviluppi futuri, insomma il proseguimento di questo interessante progetto voluto proprio per far tornare una specie autoctona in Valle salvaguardando la biodiversità di questa area.
Quello che è stato fatto in questi anni, fondamentale per arrivare all’inaugurazione di ieri mattina, è un progetto di ricerca genetica necessario ad immettere nei corsi d’acqua una trota Fario selezionata e quindi particolarmente pregiata. Questa avanotteria è insomma un centro strategico per l’intera Valle vista l’importanza del recupero di questa specie ittica. Il progetto ha visto collaborare Provincia e Regione. L’inaugurazione si è conclusa con una degustazione di prodotti locali e trote fritte.

Commenti

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  1. Valter Ghiloni


    Re: Ospedale, per il sindaco Gaddi il parere della commissione non conta
    Già perso, ma non ieri.
    Trent’anni fa. Forse anche qualcosa in più.

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