Festa della Repubblica a Fornaci di Barga. Varato dall’Amministrazione Comunale il programma delle iniziative previste per martedì prossimo, 2 giugno. Per l’intera giornata si terrà una Fiera regionale con in mostra e vendita i prodotti più vari e per tutti i gusti. In programma anche una sfilata del gruppo folkloristico “La Castellana” di Nozzano Castello. L’occasione della Festa della Repubblica vede anche la nuova chiusura della centrale via della Repubblica (dalle 14 alle 20) creando così un’ampia isola pedonale per consentire a tutti di acquistare in tranquillità nei molti negozi del
Centro Commerciale Naturale che saranno aperti per l’occasione. Possibilità insomma per tutti, famiglie comprese che hanno a disposizione uno spazio chiuso al traffico per una passeggiata per vetrine.
Il programma prevede anche alle ore 17 l’inaugurazione dei nuovi locali della Stazione Ferroviaria. Un impegno che l’Amministrazione Sereni si era presa con i cittadini e che arriva adesso ad arricchire e riqualificare tutta la zona intorno all’edificio dove è stato lo scorso anno inaugurato il parcheggio. Chiude la giornata la cerimonia di premiazione delle scuole che hanno partecipato al concorso di disegno nell’ambito del progetto di educazione ambientale “Infea” promosso dalla Comunità Montana della Mediavalle. L’appuntamento è in Piazza IV Novembre. Per tutti poi ci saranno, nella giornata, ciliegie e fragole.
Ecco il programma della Festa della Repubblica
- 1 di Redazione
Giacomo Mrakic
23 Marzo 2013 alle 9:01
Re: Sì alle unioni civili. In consiglio l’approvazione di un registro comunale
“concedere” non è rendere parte attiva, ma è unilateralità. e in questo è in tutto e per tutto una sorta di paternalismo che non trova riscontro pratico. i nuovi nati non sono senza patria in quanto la patria di riferimento è quella delle loro origini. solo al compimento del 18mo anno di età potranno decidere, se vorranno e con coscienza di veri cittadini, di domandare la cittadinanza. quanto al registro delle unioni civili convengo che l’articolo 29 della costituzione potrebbe costituire un vulnus nel confronto delle coppie omosessuali, in quanto non esplicitamente previste nè dalla Costituzione, nè dalla formulazione odierna che il Codice Civile dà della famiglia in senso naturale. ma, proprio in virtù di questo vulnus a monte, ritengo inopportuno che sia proprio un ente locale con potestà derivata a doversi attivare, preferendo che sia il legislatore nazionale, unico titolare della potestà originaria a dovere prendere dei provvedimenti in tal senso. se quindi un punto di partenza e di riforma deve esistere in tal senso, personalmente troverei più opportuno che venisse dal governo nazionale anzichè da un ente locale come un comune.