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Andrea Salvoni
10 Febbraio 2012 alle 0:24
Re: Monsignor Lino Lombardi commemora Morando Stefani
Ora però, si esagera. Che si riduca la connivenza di un personaggio integrato col regime nazi-fascista (dunque con i rastrellamenti, le deportazioni, gli stupri, gli omicidi di massa) ad una questione di tarallucci e vino, non è comprensibile, e soprattutto non è accettabile: omaggi con prodotti locali alle mogli dei potenti? Barga, bucolica villeggiatura per i potenti romani?
Oh, MA STIAMO SCHERZANDO???? Perché se è uno scherzo, certo è di pessimo, rivoltante gusto.
Questo “scherzoso” (spero) oltrepassamento di ogni minima decenza umana mi ha fatto però riflettere.
Oggi, con i miei inesperti 24 anni, non nutrirei nessun dubbio sul dover scegliere un’eredità valoriale e politica da accogliere e fare mia; ma è una riflessione che non necessita di grandi sforzi, proprio per il difforme spessore e valore delle alternative; alla fine, cioè, bisogna decidersi: se conservare la memoria di chi omaggia i dittatori o di chi li combatte fino sacrificare la propria vita per la libertà di noi tutti.
Ognuno faccia la sua scelta. Io la mia l’ho fatta.
Mi taccio.